research

Modellizzazione delle variazioni composizionali delle specie dell’azoto (NH4 +, NO2 -, NO3 -) nelle acque di falda del Comune di Arezzo (Toscana)♦

Abstract

Gli elementi chimici disciolti nelle acque continentali provengono dall’alterazione della crosta terrestre. L’acqua erode e dissolve i minerali delle rocce attraverso l’alterazione chimica avvalendosi del contributo dei gas presenti in atmosfera o nel sottosuolo. Il nitrato, una delle sostanze responsabili delle più gravi forme di inquinamento delle acque nei paesi in via di sviluppo, è un nutriente essenziale per la crescita delle piante e rappresenta un anello fondamentale del ciclo biogeochimico dell'azoto, in quanto viene prodotto dai batteri a partire dall'azoto atmosferico. In quantità eccessive il nitrato può essere dannoso per gli uomini e per gli animali. Elevati livelli di nitrato nell'acqua sono causati in larga misura dall'uso di fertilizzanti ricchi di nitrato e dal letame. In questo contesto, le condizioni redox delle acque naturali, che controllano la speciazione dei composti dell’azoto, sono altamente variabili perché controllate prevalentemente dall’attività biologica. In particolare, il bilancio fra i due processi dell’attività biologica, la fotosintesi e la respirazione (o decomposizione della sostanza organica), determina la presenza nel sistema di condizioni ossidanti o riducenti. I composti dell’azoto possono quindi essere considerati utili indicatori dello stato di salute di un acquifero superficiale. In questo lavoro sono analizzati i dati relativi ai tenori delle specie dell’azoto NH4 +, NO2 - e NO3 - relativi ad acque di falda campionate nell’area aretina nel corso della realizzazione dell’Atlante Geochimico delle Acque di Falda e di Scorrimento Superficiale del Comune di Arezzo. I dati sono analizzati proponendo nuove metodologie grafiche e numeriche per visualizzare lo stato del territorio nei confronti della pressione antropica come rilevata dal comportamento spaziale e temporale delle specie suddette

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