research

Implicazioni sismotettoniche del terremoto di Taggia del 26 Maggio 1831

Abstract

Il 26 Maggio 1831, alle ore 10.30, la Liguria occidentale fu interessata da un terremoto che colpì in modo distruttivo 15 paesi ed interessò anche la provincia di Genova, il Piemonte e la Provenza. L’area dei massimi effetti fu localizzata nella parte prossima al mare della valle Argentina, in particolare nei territori dei comuni di Castellaro, Taggia e Bussana, che furono i centri maggiormente danneggiati. In particolare, a Bussana furono distrutte 24 case e 49 vennero demolite poiché pericolanti. A seconda del catalogo considerato, le informazioni macrosismiche disponibili per questo evento sono relative a circa 30 località. Nonostante questo numero non sia in assoluto esiguo, tuttavia appare sottostimato rispetto a quello di altri eventi di caratteristiche simili e periodi contigui, come ad esempio quello del 1854 (86 osservazioni), quello del 1818 (46 siti). Stante l’impossibilità di aumentare il numero di dati a disposizione, e potendo utilizzare solo quelli pubblicati, sono state comunque effettuate una revisione della localizzazione ed un calcolo preliminare delle caratteristiche della sorgente utilizzando il programma Boxer 3.3. I risultati ottenuti conducono alla interpretazione secondo cui l’azimuth della sorgente sismogenetica sarebbe in direzione quasi perpendicolare a quella della faglia Saorge-Taggia

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