La tesi di dottorato ivi presentata si pone come obbiettivo la
ricostruzione come questo sapere scientifico (la scoperta del cambiamento climatico antropico sostanziata dalla comunità scientifica di 190 paesi) ha influenzato la ricerca, la politica e il discorso pubblico nel nostro paese, l'italia. Il titolo è indicativo quando riassuntivo: Il cambiamento climatico in Italia. Istituzioni scientifiche, politica e discorso pubblico (1988-2012). Esso definisce in maniera puntuale i temi che si tratteranno: una genealogia di fenomeni storici, politici, culturali nati in nuce alla scoperta di questo cambiamento che influenzerà in maniera determinante il modo in cui viviamo, l'ambiente intorno a noi, i modelli di sviluppo, la sicurezza del nostro abitare, la forma delle nostre città. In ogni paese questa complessa scoperta ha avuto impatti differenti, un portato differente sulla ricerca e sullo sviluppo economico.
Quello che in queste pagine si tenta di analizzare è come l'Italia ha assimilato il
discorso del cambiamento climatico , in continua evoluzione date le sue infinite
ramificazioni, e come ha reagito a livello politico e di ricerca.How we have started talking about climate change? How policies has been shaped? How research has forced institutions and policy makers to act to cut greenhouse emission? The aim of this PhD dissertation is to trace the genealogy of the issue of climate change in Italy, in research institutions, politics and the public discourse. The author will analyze how research on anthropic climate change- related topics has arise, what measure has been taken from italian politicians, what role newspapers have played in forming the public opinion, which role has played the civil society in stressing the relevance of this phenomena. In particular the thesis use the archive of Umberto Colombo, president of ENEA, ministerial documents, and newspapers' archive, to reconstruct the history of science, politics and public discourse from 1998 to 2012.No Avalaibl