Sviluppo ed Ottimizzazione di Metodi Analitici Innovativi Atti alla Quantificazione di Proteine Prodotte da Organismi Geneticamente Modificati (OGM) negli Alimenti
Secondo le norme vigenti (Food and Feed regulation 1829/2003/EC, aggiornamento No 641/2004 del 6 Aprile 2004) l'introduzione di un transgene nel mercato alimentare europeo può avvenire solo dopo l'invio di una specifica richiesta all'autorità competente e l'approvazione da parte della Commissione. Nel momento in cui si propone la commercializzazione di un nuovo OGM, un dossier contenente le informazioni richieste sulla natura del transgene, quali la descrizione, lo studio di impatto ambientale e sulla salute umana, le informazioni di natura molecolare e il metodo evento-specifico di identificazione e quantificazione dell'OGM devono essere incluse.
E` importante sottolineare che attualmente è in vigore l'obbligo di etichettatura per i prodotti OGM. Le quantità massime di OGM definite in % di wOGM/wtotale che possono essere presenti nei cibi sono state così definite: per i trasgeni non autorizzati la tolleranza è zero, per quelli in via di autorizzazione e per soli tre anni è dello 0.5%, mentre per quelli autorizzati e` dello 0.9%. Ciò implica la possibilità da parte degli enti preposti al controllo di poter misurare correttamente il contenuto di OGM nei prodotti alimentari al fine di garantire il rispetto delle norme e la tracciabilità dei singoli ingredienti come richiesto dalla 1830/2003/EC. Attualmente in Europa i metodi evento specifici accettati e utilizzati sono tutti basati sulla Real Time PCR che permette di risalire ad un numero di copie di DNA target inserite nel genoma della specie in esame. Per rendere il metodo evento specifico un primer è complementare ad una sequenza del genoma della specie ospite del trasgene e l'altro primer è invece complementare ad una sequenza interna alla sequenza del gene inserito. Vengono così amplificate le zone di giunzione tra il genoma e il costrutto inserito. Malgrado il fatto che l'errore del saggio sia stimato intorno al 30% e il calcolo per ottenere un dato definitivo contiene diverse variabili, al momento rimane la tecnica di elezione in questo settore. I metodi immunologici non sono molto utilizzati in Europa perchè non sono saggi evento specifici ovvero non permettono di individuare la specie che porta il trasgene. Di contro sono molto più utilizzati nei paesi produttori di materie prime come il mais e la soia. Nei paesi produttori infatti i primi controlli (screening test) avvengono direttamente sul campo, in molti casi vengono utilizzati screening multipli soprattutto se in larga scala in quanto i costi sono molto contenuti rispetto alla RT-PCR (ISO 21572:2002). Un'altra problematica del sistema di monitoraggio degli OGM consiste nei metodi di campionamento attuabili, a tal proposito la Commissione europea ha emanato una Raccomandazione apposita (Recommendation EC No 787/2004). La possibilità di riconoscere e quantificare più OGM in un unico saggio è certamente di interesse anche in Europa considerando che nei prossimi cinque anni si attendono decine di nuovi OGM. La validazione di metodi multiplex, quantitativi, potenzialmente automatizzabili con costi contenuti sarebbe quindi auspicabile (ISO 21572:2002, ISO 5725:1994. IUPAC, 1997).JRC.I.6-Biotechnology and GMO