research

Stima della prevalenza di broncopneumopatia cronico-ostruttiva basata su dati sanitari correnti, mediante l\u27uso di un algoritmo comune, in differenti aree italiane

Abstract

Aim: to estimate the prevalence of chronic obstructive pulmonary disease (COPD) by integrating various administrative health information systems. Methods: prevalent COPD cases were defined as those reported in the hospital discharge registry (HDR) and cause of mortality registry (CMR) with codes 490*, 491*, 492*, 494* e 496* of the International diseases classification 9th revision. Annual prevalence was estimated in 35+ year-old residents in six Italian areas of different sizes, in the period 2002-2004. We in- Annunziata Faustini,1 Silvia Cascini,1 Massimo Arc?,1 Daniela Balzi,2 Alessandro Barchielli,2 Cristina Canova,3 Claudia Galassi,4 Enrica Migliore,4,5 Sante Minerba,6 Maria Angela Protti,7 Anna Romanelli,7 Roberta Tessari,3,8 Maria Angela Vigotti,9 Lorenzo Simonato3 1Dipartimento di epidemiologia, ASL RME, Roma 2Unit? operativa di epidemiologia, Azienda sanitaria 10, Firenze 3Dipartimento di medicina ambientale e sanit? pubblica, Universit? di Padova 4Servizio di epidemiologia dei tumori, ASO S. Giovanni Battista, CPO Piemonte e Universit? di Torino 5Unit? di pneumologia, CPA-ASL TO2, Torino 6Unit? di statistica ed epidemiologia, ASL 1 Taranto 7Sezione di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari, IFC-CNR, Pisa 8Unit? di epidemiologia, Dipartimento di prevenzione, Azienda ULSS 12 Veneziana 9Dipartimento di biologia, Universit? di Pisa Corrispondenza: Annunziata Faustini, Dipartimento di epidemiologia, ASL RME, via Santa Costanza 53, 00198 Roma; tel. 06 86060486; fax 06 86060463; e-mail [email protected] cluded cases observed in the previous four years who were alive at the beginning of each year. Results: in 2003, age-standardized prevalence rates varied from 1.6% in Venice to 5% in Taranto. Prevalence was higher in males and increased with age. The highest rates were observed in central (Rome) and southern (Taranto) cities, especially in the 35-64 age group. HDR contributed 91% of cases. Healthtax exemption registry would increase the prevalence estimate by 0.2% if used as a third data source. Conclusions: with respect to the National Health Status suraldelvey, COPD prevalence is underestimated by 1%-3%; this can partly be due to the selection of severe and exacerbated COPD by the algorithm used. However, age, gender and geographical characteristics of prevalent cases were comparable to national estimates. Including cases observed in previous years (longitudinal estimates) increased the point estimate (yearly) of prevalence two or three times in each area.Obiettivi: stimare la prevalenza della broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO) mediante l\u27utilizzo integrato di dati sanitari correnti. Metodi: la prevalenza ? stata stimata nella popolazione residente di et? superiore ai 34 anni, in sei aree geografiche, per gli anni 2002-2004. I casi prevalenti sono stati individuati dai registri delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e delle cause di morte (RCM), mediante i codici ICD9-CM 490*, 491*, 492*, 494* e 496* della Classificazione internazionale delle malattie 9? revisione (ICD9-CM). Ai casi osservati in ciascun anno sono stati aggiunti i pazienti ricoverati nei quattro anni precedenti e vivi all\u27inizio dell\u27anno di stima. Risultati: la prevalenza della BPCO, stimata mediante tassi standardizzati per et?, varia per il 2003 dall\u271,6% di Venezia sural 5% di Taranto. La prevalenza ? pi? alta negli uomini e aumenta con l\u27et?; Taranto e Roma presentano i valori pi? elevati, specialmente nelle classi d\u27et? dai 35 ai 64 anni. Fonte principale dei casi sono i ricoveri ospedalieri, con un contributo di almeno il 91%. L\u27uso delle esenzioni ticket come terza fonte incrementa la stima di prevalenza dello 0,2%. Conclusioni: la prevalenza della BPCO ? sottostimata dell\u271%-3% rispetto ai dati dell\u27indagine Istat sullo stato di salute; questo ? in parte attribuibile alla selezione dei casi medio- gravi da parte dell\u27algoritmo utilizzato. Tuttavia le stime mantengono le caratteristiche attese nella distribuzione per genere, et? e area geografica. Inoltre, l\u27uso longitudinale dei dati ospedalieri aumenta di 2-3 volte la stima di prevalenza basata sui dati dei singoli anni

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