research

Previsioni demografiche. Alcune note metodologiche e una applicazione al caso dei comuni della Sardegna

Abstract

Le previsioni demografiche rappresentano un importante strumento analitico e programmatico, in particolare in periodi come questo in cui si rivela crescente l’attenzione verso sistemi territoriali che non rientrano nelle aggregazioni amministrative canoniche, comunque ricchi di peculiarità e sufficientemente omogenei sotto il profilo economico, sociale e geografico. Proprio per questo motivo essi risultano destinatari di misure politiche di medio periodo mirate e specifiche, per le quali è utile disporre di possibili scenari futuri. Il progetto di ricerca del quale questo saggio rappresenta una tappa si inserisce in tale quadro di riferimento. In particolare, il suo carattere innovativo risiede nel livello di disaggregazione utilizzato, quello comunale. Ma per fare ciò occorreva proporre alcuni strumenti metodologici relativamente alle tecniche di previsione della popolazione. Il modello previsivo da noi messo a punto si basa su un algoritmo matematico che, partendo dai tassi di fertilità specifici comunali territorialmente ponderati e seguendo taluni ipotetici andamenti della fertilità stessa, della mortalità e del fenomeno migratorio, fornisce la popolazione prevista per sesso e classi di età per ognuno dei 375 comuni sardi. L’arco temporale nel quale si opera va dal 1995 (periodo osservato) al 2010, procedendo per successivi quinquenni. Come corollario dell’apparato metodologico abbiamo intentato un esercizio applicativo riguardante i comuni della Sardegna. I principali risultati ottenuti sono così sintetizzabili: in primo luogo, la Sardegna dovrebbe sostanzialmente stabilizzarsi sulle cifre dell’anno base, con saggi di variazione sempre abbastanza contenuti. Considerando le dinamiche comunali, si dovrebbe assistere all’approfondimento di taluni fenomeni del recente passato, con la crescita delle aree costiere, fra cui spiccano le Baronie e l’Ogliastra, l’hinterland cagliaritano ed il bacino urbano che ha come fulcro Sassari, e la prosecuzione sul sentiero di spopolamento di alcuni sistemi interni quali le Barbage, il Sulcis ed i comuni dell’oristanese non collegati al sistema campidanese. I dati disaggregati per classi di età farebbero registrare, infine, un ulteriore ispessimento delle classi di età avanzate, confermato da un incremento costante dei principali indicatori demografici sintetici

    Similar works