research

Il Grano delle ville e le istituzioni annonarie nel XVIII secolo

Abstract

A giudicare dalla carta dei villaggi che per tutto il Settecento furono chiamati a fornirle il grano per l'annona si potrebbe pensare che la città di Alghero beneficiasse di una posizione così privilegiata da poter provvedere con assoluta tranquillità al sostentamento della sua popolazione, consistente, anche se non numerosissima. In realtà come spesso accade quando si va a guardare dietro le grandi impalcature degli ordinamenti amministrativi delle società di Ancien Régime, bastano alcuni sondaggi d'archivio per scoprire che il complesso congegno che doveva assicurare alla città il contributo di ben 84 villaggi per una provvista di grano di 3.600 starelli, restava pressoché inoperante, bloccato com'era da una miriade di ostacoli e resistenze che ne impedivano il funzionamento. Ciononostante per tutto il XVIII secolo la municipalità algherese rinnovò puntualmente, di anno in anno, le sue pretese sempre più anacronistiche nei confronti dei villaggi «infeudati» e continuò ad invocare l'intervento delle autorità governative nella speranza di riuscire a strappare alle comunità rurali quella parte del raccolto cerealicolo che in base all'antico istituto del «grano di scrutinio» riteneva dovuta alla sua azienda frumentaria

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