research

Studio multicentrico su un preparato topico ad azione linfodrenante nel trattamento dell’ulcera flebostatica degli arti inferiori

Abstract

Le ulcere flebostatiche degli arti inferiori rappresentano una tipica complicanza dell’insufficienza venosa cronica e il loro trattamento è tuttora controverso. Infatti le comuni terapie non sono ancora standardizzate e non mostrano una totale efficacia. Tra il 2005 e il 2007 è stato condotto presso il Dipartimento di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva della “Sapienza”, Università di Roma e presso il Dipartimento di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Università di Perugina, uno studio multicentrico volto a valutare l’efficacia della crema linfodrenante Idrastin® in pazienti affetti da ulcere flebostatiche degli arti inferiori. Lo studio è stato condotto su 80 pazienti, suddivisi in 2 gruppi omogenei di 40 pazienti: il gruppo A è stato trattato unicamente con terapia elastocompressiva, il gruppo B con terapia elastocompressiva associata all’utilizzo di Idrastin®. L’analisi multicentrica ha preso in considerazione parametri quali il dolore locale, la flogosi perilesionale, la comparsa di tessuto di granulazione, il trofismo dei tessuti perilesionali e il tempo di guarigione. I risultati evidenziati nel gruppo B sono: riduzione del dolore locale fino alla scomparsa in 72 ore; decremento dell’infiammazione con scomparsa in una settimana; crescita di tessuto di granulazione in una settimana; guarigione della lesione in 4 settimane. Questi risultati confermano la significatività statistica delle variabili prese in considerazione. Riteniamo che, relativamente ai composti contenuti nell’Idrastin®, i fitoestratti di luppolo e di edera hanno contribuito all’effetto analgesico; i fitoestratti di Aesculus hippocastanum, di Vitis vinifera e di Ruscus aculeatus hanno mostrato attività antiflogistica; l’allantoina, la Centella asiatica l’acido ialuronico hanno coadiuvato la guarigione delle ulcere. Idrastin® fornisce un efficace supporto al trattamento delle ulcere flebostatiche garantendo un processo di guarigione più veloce e più efficace rispetto alle lesioni trattate con la sola elastocompressione

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