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Il robot nella chirurgia ginecologica endoscopica

Abstract

Nell’ultimo decennio la chirurgia robotica ha rivoluzionato il concetto di chirurgia mini-invasiva, rappresentandone oggi la forma più sofisticata. La robotica ha superato le difficoltà e le limitazioni della chirurgia laparoscopica, permettendo di estendere i benefici della mini-invasività anche ad interventi più complessi. L’introduzione del sistema robotico da Vinci ha consentito un’innovativa tecnica chirurgica che rappresenta un valido ausilio anche per la patologia ginecologica. Per tale motivo, dal 2008 abbiamo dato vita ad una collaborazione clinico-operativa e di ricerca scientifica tra la Medical University di Pleven (Bulgaria), settore Chirurgia Ginecologica ed Oncologica, dove è operativo tale dispositivo, e l’unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Messina. Nel nostro studio abbiamo analizzato 15 donne sottoposte ad isterectomia o miomectomia con tecnica laparoscopica assistita con il robot da Vinci con l’obiettivo di valutare l’effettiva applicabilità, i vantaggi e la sicurezza offerti da questa tecnica, che risulta essere vantaggiosa in quanto permette un più accurato gesto chirurgico, ridotte complicanze intra- e post-operatorie ed una minore durata dei tempi di degenza. Il maggior limite della chirurgia robotica rimane, comunque, l’elevato costo; a tal proposito una soluzione auspicabile potrebbe essere la condivisione dei robot in un’ottica multidisciplinare. In letteratura non esistono ancora studi che forniscono informazioni sufficienti sulla reale efficacia clinica di tale tecnica

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