Viene riportato il caso di una paziente di 30 anni, nullipara, con terza mola vescicolare consecutiva, trattata con tre revisioni di cavità e tre cicli di chemioterapia con methotrexate per malattia trofoblastica persistente. Sono discussi gli attuali orientamenti sulla patogenesi delle forme familiari ricorrenti e la possibile terapia per quelle pazienti con mola ricorrente che non siano portatrici di anomalie genetiche specifiche