Una prima valutazione degli effetti della riforma universitaria: il caso dell'Universita' Politecnica delle Marche

Abstract

Il sistema universitario italiano ha recentemente sperimentato una significativa trasformazione che ha comportato un vasto processo di revisione normativa di molti dei suoi elementi fondamentali. La riforma - entrata ufficialmente in vigore nell'annoaccademico 2001-2002 - ha sancito un rilevante cambiamento, reputato indispensabile anche sulla base dell'emergente consapevolezza della necessita' di superare alcuni aspetti critici che caratterizzano il nostro sistema e lo differenziano da quello degli altri Paesi, quali una eccessiva durata dei percorsi accademici ed un elevato tasso di abbandono degli studi. Nel presente lavoro si svolge una prima analisi dei risultati ottenuti in seguito all'introduzione della Riforma universitaria in Italia, con l'obiettivo di verificare se, l'implementazione della nuova strutturazione dei percorsi di studio si sia, ad oggi, rivelata adeguata nel perseguire gli obiettivi ministeriali o piuttosto abbia lasciato inalterate, se non accentuato, le disfunzioni tipiche del nostro sistema. A tal fine si intende replicare l'analisi compiuta da Boero et al. (2005) con riferimento alle Universita' di Cagliari e Viterbo. Il data set, costruito a partire dalla disponibilita' di alcuni dati amministrativi relativi all'Universita' Politecnica delle Marche, viene utilizzato per stimare quali fattori influenzano la probabilita' di drop-out tra il primo ed il secondo anno ed il livello di avanzamento nel percorso di studi. Dall'analisi emerge che il tasso di abbandono continua ad attestarsi su livelli particolarmente elevati e la percentuale di studenti in grado di rispettare i termini legali nel superamento degli esami e' tuttora notevolmente esigua. In linea con i risultati ottenuti per le Universita' di Cagliari e Viterbo, il background scolastico e la performance accademica precedente sono tra i fattori piu' rilevanti nel definire la probabilita' di abbandonare gli studi e la velocita' di progressione degli studenti. Da cio' si potrebbe ipotizzare che il raggiungimento degli obiettivi della riforma accademica necessiti di cambiamenti strutturali e istituzionali piu' radicali. Nella valutazione dei risultati ottenuti dall'analisi svolta, si e' consapevoli della difficolta' di trarre conclusioni univoche e definitive sulla base del comportamento di una singola coorte di studenti, in particolare della classe chiamata, per prima, a sperimentare la nuova strutturazione del percorso universitario.avanzamento negli studi, drop-out, performance accademica, riforma universitaria

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    Last time updated on 24/10/2014