Maragliano, Roberto

Moscato, Pino

Penge, Stefano

Italian

ESE - Salento University Publishing

    Sapere pedagogico e Pratiche educative • n. 9 - 2024 • e-ISSN: 2610-8968 • e-ISBN: 978-88-8305-207-1 • DOI: 10.1285/i26108968n9p77   PERFORMANCE COLLETTIVA DIGITALE   ROBERTO MARAGLIANO  PINO MOSCATO  STEFANO PENGE     In un contesto culturale, come quello nazionale, dove presenza e distanza sono spesso rappresentate in una logica di opposizione, non solo materiale ma anche valoriale (dove la presenza sarebbe portatrice di contatto, empatia, relazione vera, mentre la distanza produrrebbe distacco, freddezza, solitudine, finzione), vogliamo presentarvi un'esperienza che riteniamo uscire da questo schema duale. Si tratta di Conversazioni: una serie di incontri tra quattro persone, di cui tre sono vecchi amici che dopo aver collaborato dagli inizi degli anni '90 si sono ritrovati di recente, e una quarta è invitata. Invitata a raccontarsi, a portare la propria vita, la propria professione, e in generale la propria proposta. Il tema comune è la formazione, anche al di là e al di qua di scuola e università, e l’attenzione privilegiata ma non esclusiva è per le logiche, le dinamiche e gli effetti della mutazione digitale in corso all’interno degli spazi di vita e di azione dei singoli e delle collettività (tutte le registrazioni stanno qui:  https://www.youtube.com/conversazionidilunedi).  Questi incontri sono durati oltre un anno, in concidenza con la prina fase della pandemia. Da un lato abbiamo sentito il bisogno di dar sostanza ad una istintiva reazione all'isolamento forzato, dall'altro ci siamo ritrovati concordi ne trovare i modi per ragionare di questa situazione da punti di vista diversi, i più diversi possibile. Abbiamo avuto, nei nostri incontri, registi, musicisti, docenti, artisti, psichiatri, genitori, dirigenti, ingegneri. Che hanno raccontato - a noi e a chi assisteva allo streaming -  le loro idee sull'educazione, sull'inclusione, ma anche sull'improvvisazione, sulla lettura, sul territorio, sull'arte, sulle lingue, sull'intelligenza artificiale, sulla vita e sul corpo. Via via le conversazioni hanno assunto una forma particolare: alcune caratteristiche erano presenti già nel progetto iniziale, altre si sono precisate, anzi sono emerse strada facendo. La caratteristica principale di questa iniziativa, quella che forse ci ha spinto a mantenere l’appuntamento per otto mesi (tra 2020 e 2021), è l’opportunità di mettere in scena (e di riconoscerci in) l’ascolto. Non essendo definito un tema a priori, gli incontri si sono configurati come conversazioni in cui si lasciava che la persona invitata dicesse quello che voleva, senza rete. Nessuna teoria da insegnare, nessuna pretesa di chiudere il discorso, ma solo una disponibilità di ciascuho di fronte all'altro, e agli altri. Nessun riferimento troppo diretto a quel che stava avvenendo nel mondo circostante. Piuttosto, il piacere di incontrarsi e raccontarsi.  Senza che noi volessimo o ne prendessimo coscienza (l’abbiamo fatto dopo!) questa forma a quattro ci ha impegnato in un esercizio di controllo del tutto simile a quello di chi improvvisa in un quartetto, in cui bisogna ascoltarsi, oltre che ascoltare, per evitare di rubare troppo tempo agli altri. L’unico criterio general cui ci siamo attenuti, nella forma, è    78 stato quello della durata fissa (novanta minuti), scelta che ha comportato un costante controllo del tempo, quello trascorso e quello mancante, quello che ognuno ha consumato, quello dedicato a raccontare e quello dedicato a sintetizzare. La terza caratteristica significativa del format è stata la visione: gli incontri si ripetevano con cadenza settimanale, sempre alla stessa ora, di sera. Questo creava un setting notturno, silenzioso, con colori tendenti alla parte bassa dello spettro. Si aprivano le nostre case - anche quelle degli invitati - e si creava una composizione visiva in quattro finestre semibuie, come in qualche sacra conversazione o qualche vetrata gotica. Dal primo ciclo di incontri abbiamo tratto l’impressione che ogni conversazione si presentasse come una vera performance, un’improvvisazione a partire da una sorta di canovaccio, con continui cambiamenti di geometria ma all'interno di una forma riconoscibile. Per un altro verso, ci siamo resi conto che  la distanza che riuscivamoi a colmare in qualche modo tramite strumenti e canali digitali non ci impediva di costruire delle forme di empatia e di relazione. Ciò che tutti noi, invitate e invitati compresi, ci siamo portati via, da questa trentina di incontri, non sono solo idee nuove e proposte coraggiose, che certo non sono mancate, ma proprio questa emozione positiva connessa ad un piano di discorso dove tutte le idee possono essere scambiate, accolte per essere riproposte in altri ambiti e contesti. Un piano che annulla la distanza e anzi mette le persone a contatto come non succede spesso negli incontri in presenza, in cui entrano in gioco tanti altri fattori. Poi, avendo a disposizione (e avendo messo a disposizione di tutti) questo repertorio, ci siamo fermati a pensare e a lavorare, al fine di valorizzarlo sia rendendolo più fruibile sia integrandolo con incontri più compatti e meglio articolati. Per quantro riguarda la prima esigenza abbiamo provveduto a costituire, a fianco del canale YouTube, un sito autonomo, dentro il quale abbiamo posto le registrazioni video, arricchte delle rispettive versioni audio, e, quando necessario o possibile, da integrazioni scritte. Relativamente alla secondo, abbiamo ridotto il formato temporale dei nuovi incontri ad una sola ora, abbiamo deciso di sollecitare il più possibile l’ospite a presentarsi anche con una performance o un aggetto sinbolico, a partire dal quale o attorno al quale sviluppare la conversazione e stiamo e stiamo progettando soluzioni che permettano ai visitatori del sito di mettere in relazione frammenti di un incontro con frammenti di altri incontri, attuando così una navigazione ragionata di tipo trasversale, intertestuale e multimediale. I nuovi incontri di questa seconda fase sono stati otto. (L’indirizzo del sito è https://www.conversazionidilunedi.it/)   

Performance collettiva digitale.

http://siba-ese.unisalento.it/index.php/sppe/article/download/28986/23744

Performance collettiva digitale.

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