GRANDORI, R.

Italian

Riviste UNIMI

I I I .. . • 1 ·:, ,, . •, , ' • ', ~ . I f ! .. . , ·:I ' 1 ' ,. .t :1 :i . I . .. . I ~ i : ~ , ' 1'1".I r I •I i I I ,, •• • s. l 1 I I . ' ,, ' . , .; :. ~ ., . • ~ I ' ~ ' • . I I I I I .. . . i ., . , ,I J q: ' • j' •• .Prof. RE~lO GRANDORI e Dou. GIOVANNI MARIANI Una grave minaccia per il Sorgo zuccherino : la Sesamin eretica L e plÙ)bJicazioni che si sono susseguite in questi ultimi 3 anni sull' argomento della coltivazione del Sorgo zu'ccherino in Italia, hanno ormai fatto conoscere a Lutto il pliliblico ital]ano che s'interessa di pro-blemi agrari jl 1novimento verificatosi nel nostro paese in favo1 e di que- · sta interessantiss·in1a granunacea che giustan1ente è stata definita pianta autcrrchica per eccellenza. Noi che abbiamo seguito fin dai primi passi l ' opera di propagançla assidua svolta dal collega Prof. P ~rus1 dell 'Università di lVlilano~ che deve considerar i il prini.o apostolo d ella buona causa in Italia, abbiamo anche profondamente apprezzato l'alto di 1u1 egregio industriale, i] Comm. Ilario MoNTESI, ch e da vero m ecenate fian cheggiò l ' opera appas-sionata dello scienziato e intraprese il primo esp ei·imento di coltivazione del Sorgo su vasta scala impiegandovi cospic1ù mezzi finanziari. Per chi non n e conoscesse l ' importanza, basterà ricordare che un viaggio apposito negli Stati Uniti venne finanziato dal Sig. MoNTESI, il cui figliuolo n el-l'inverno 1936-37 p ercorse in lungo e in largo col Prof. PARISI il terri-torio d egli Stati U niti p er approvvigionarsi di qualche centinaio di quintali di sem e del prezioso Sorgo che è in An1erica largamente colti-vato. D etto se1ne, portato in Italia, venne distribuito su circa 600 ettari di terreno in 20 diver se provincie crltalia~ da Udine a Catania. D ei 600 ettari, ben 400 erano adibiti a tale coltura n el 1937 n ella sola pro-vincia di Padova. La redditività industriale d el Sorgo zuccherino fu illustrata dal PARISI in modo esatuiente in conferenze e scritti vari che hanno attratto l'attenzione delle più alte autorità dello Stato, del Regime e del nlondo scientifi co: il Ministero cl ell' A gricolt1u·a e Foreste, il Senato d el R egno, il Comitato Corporativo Centrale , la Confed erazione Nazionale Fascis ta degli Agricoltori, si inter essarono all ' iniziativa e su ssidiarono gli espe-rirnenti ch e tendevano e t endono, se ad essi arricler.à l a piena v ittoria che pare or111ai certa , a collaborare in mistu-a efficaci ssin1a al o-rande edificio dell' autarchia economica d ell a Nazione. Produzione di zu~chero_ di alcool e d:i cellulosa, che il Sorgo darà con alto r eddito se si tien cont~ del modesto impiego di t erra, capita]e e lavoro ch e e.sso richied e in con-' ~ I J , $ • i i ' I I • f I ·1 ·'' ) ;. J ' I \ I • I • l ... .. . ' I · ~ \ I i . • ol .· - 124 -fronto c]j ali re olture he danno gli Le i 'prodotti, sono infaui v re rfr. d1 --zz p r il no lro Pae e. lJ Co111m. IVloNTE 1 è hu1qne un vero benemerito che ha tradotto rn r altà l'idea lanciata da uno Ludio o. iVIa .... n n appena il belli imo tentativo alligna e prom llc ma-t;nifì i viluppi ulla no tra terra, ecco un piccolo nemico lanciar i ~ulla lus::nreggjanl v g lazjone, n1inacciandone la rovina. E il nemico · un in:3etlo: llJHl fariall tla già ben ·ono cinta da noi per le ne malefatte, gin hè i trova a para ~ i ti~zare e a gua Lare altre pian Le coltivate pe-cialm nt i I Grnnotnrco; farfalleua che ri ponde al nome di e wnia rretica. _ on -, in v rità qu to il olo in etto che danneggi le coltivazioni di rn:o zuc h rino; ve ne ono parecchi altri, ma qui ci limiter emo a parlar d 1Ia an11a on qualche raffronto con un alLra farfalletta la p,.,.au La nubilalis eh pur pnò aggredire forte1nenle il Sorgo n Il ltalia ~ LL ntrionale. N on · qm no Lro copo di de fnlla di qu - ~ La p ci cli Se arnia lei\- ri di ~p i,. Jj ti. Voglian10 criver le larva , le cri$alid r la far-he trova i descrilta in molti trattati olLanto d scrivere sommariamente 3 1: Lan·a di esamia eretica matura - 2: Farfalla - 3: Larva annidata ne!Ja galleria cavata in un culmo di Sorgo zuccherino (grandezza naturale). :-u i l anni nl r()" znccherino e ci limitiamo ad illu trar in forma del lullo pr limina~· on foto()"r~fie orio-inali l ' insetto e il culmo della o o !_:ramina a da o gua lato. , La farfalla depone le ne uova stilla . foglia, e la larva neonata P~10 P 11 trar fm dalla prima età nel culmo e la penetrazione avvi ne rn· - 125 -different mente ~ ul nodo od anche ulla superficie dell'internodio; op-pur pnò peregrina~·e pe~". alcun tempo su div.ersi. orga~1i della. pia~lta, specialmente le foghe e l 'infruttescenza; quest ultima viene rosicchiata e danneggiata, e le foglie vengono sforacchiale dalla larva. Penetr~La poi nel nln10, Ja larva vi scava gal1erie nel 1nriclollo, e mentre avanza riempie la galleria di deiezioni nerastre. E poichè e a predilige gl'internodi piu bassi della pianta, è molto facil e eh la pianta venga schiantata dai venti, perchè la sna resistenza meccani a è fortemente indebolita alla base. Si pensi che nelPitalia n1e-ridionale nn diligen le esaiue di centinaia di canne e una conta delle Jarv pre enti , dimostrarono che su 13 internodi n1ediamente presenti per ogni canna, 6-7 erano attaccati e distrutti dalle larve di Sesanùa ! Per-ciò intere coltivazioni vennero schiantate dai venti e addirittura annien-tale. Non lult l varietà di Sorgo ubiscono l ' attacco della Sesa111ia .con uguale inten j tà, a parità di ogni altra condjzione di ambiente. Vi ono· v'.lrielà l ui canne, nell ' annata 1937, furono infestate al lOO 'l~ , e pre-ci. amenl quell e indjcate coi non1i di Wiscounsin e dli Tennessee; altre, come la ili! issou,ri e la Luisiana, ebbero attaccate il 20 , delle canne; ma anche u qqe te ullin1e due varietà, in appezza111enti ove le canne fu-rono abbattute dal vento, ... e ·ne riscontrarono infestate il 50-60 ~ . Differenze n1orfologiche ben chiaramente apprezzabili nelle lan e <li Se arnia che il collega PARISI ha m esso a nostra ilisposizione, ci fanno ritenere per f ern10 che in queste coltivazioni di Sorgo zuccherino ono pre~enti clne o lre specie del genere Sesmnia. Per ora abbiamo potuto· determinare con icurezza la pecie SeS<unia eretica, avendone ottenuto anche I adulto. P er le altre for111 e ci riservian10 di ritornare sull ' argo--mento nella pro im.a primavera, allor_chè avre1110 ottennto gli sfarfalla-menti dall'abbondante rnaleriale che oggi abhian10 a disposizione. La P -rau ta nubilalis, anch'essa parassita di parecchie piante colti-vate e not.i ~ -in1a agli agricoltori italiani per i suoi danni che vanno :l.g-graYando i un po' dappertutto, in n1odo peciale sul Granoturco, ha tro-vato n el C' orgo zuccherino un n1agnifico terreno nutritizio e vi si è mol-tipli cata for tem nle; ma la sua in1portanza è fortunata1nente assai infe-riore a quella della Se an1ia. La cli stribuzione geografica della Pirausta ul Sorgo zu h erino appare, dalle osservazioni dell 'annata 1937 ~ inver sa a qucl!a della Se ... an1ia; e cioè, n ell' Ital.lia Sellentrionale prevale di gran 1unga la Piralicle sulla Sesa1uia, nell ' Italia Centrale sono presenti en-trambe in percentuale pre sochè uguale, e nell ' Italia Meridionale la Pi-' : , : . I l i i I • I •I I \ . '' ( ,! 126 -rausta div ·nLa rari i1ua e prevale forleinente la Sesamia. In diver e Joc:l lità furono faLL delle conte esatle delle larve presenti n ei culmi di ~ I inguendo que lJ e di Se a mia, più bianchicce e più grosse, <la qucll~ di Pirau ~ ta grigi e alquanto più pi.ccole; e. si riscontrò, p. e ., prcs 0 Ro' ìgo, che n 100 larve, 7 erano eh Sesamia e 93 di Pira usta; in To. , cann inv ce circa 50 dell'una e 50 clell'alt,ra; in Calabria si rinveniva solo qualche raro c ~ empJare di Pirau La, n1entre la Sesamia co Lituiva qna~ i lc1 totalità cl ell larve para ~ ite. Compi ~ivamente, la Piran ta i è di1nostrata finora molto meno dannosa cl 11a c ... am ia. Le ragioni di questo fallo sono indubbiamente conn e on i particolari biologici ed ecologici di ciascuna specie, ehe noi andremo tndiando e precisando, nell'intento di 1neglio cono cere il comporlame11Lo di q11 e LÌ in etti tùla nuova pianta ospile n i no tri climi. :Ma fin d ora egnaliamo una differenza di con1portamenLo fra la larva cli arnia e quella di Pìrausta: mentre la prima p en Lra nel culmo del Sorgo indifferentemenle in corrispondenza del nodo o dell'in-ternodio quella di Pirausta invece peneti·a soltanto sul nodo e non mai ~ qJla ~up rfìci dell"'internodio. E questo spiega perchè vi siano varietà di orgo h e r e j tono all' attacco della Pirausta e non a quello della Sesarnia. InfaLLi alc1urn varietà di Sorgo presentano le guaine fogliari 1nolto hu1gh e tanto che ciascLu1a si prolunga alquanto più in alto clel nodo u cce iYo a quello u cui è inserita, e lo fascia e· lo rive te, protcg· gendolo comp] lam enle. Co ì non vi ono superfici nodali nud ; e la guaina f gliar j}icizzata rappresenta conlro la Pirausta una dif ~a -uf-fi iente. La controprova è daLa dal fatto che le varietà a nodi coperti sul is on r alla o della Pirausla. Diranno i tecni ci dell industria cliimica se la coltm·a italiaua del rgo zu h erino po a orientarsi ver so queste sole varietà a nodi inguai· nati, in modo da togliere di m ezzo, senz'altra necessità cJli. lotta, almeno qu - to n nli co dal qu!ale la nalura ci difende. E dovranno studiare i 1 Lani cì gen eti- ti e i po ano oltenere, col sussidio dell'ibridazione e cl 11 a .. el zion . Yari età ch e b en e r ealizzino le condizioni della pjù alta pr cluzione con ervando quella della foglia inguainante protettrice. ontro 1 all acco della Sesamia invece la presenza di guaine fogli ari più o m no 1 un gli non co ti tuiscc difesa efficace. I danni cau ali da qne ti bruchi non sono soltanto quelli fin cpu d ::- ritt i. I piante, anch e bacate o-iuno-ono I)iÙ o m eno stenta tamente ?t;l o l ' a malurnr i l ro frulli ~ e dal ca1npo si a sporta un prodotto ch e al ~n-g:ro .. o pu, .. 1111 rare normale. il contenuto zuccherino subi c P rchte 127 co5pi 11 ·: Prelev~n~l~ su uno ,slesso campo canne bacate e. canne .sa1~e in tr l rnp1 uccess1v1 duranle 1 eslate 1937, e spremendone I succlu, 1 ana-li=i ·ornparati a ba dimoslrato uma progressiva dirninuzione della per-cenlual di zl.1cchero, la qu·ale nell'ultin10 campione alla fine della sta-ui 11 era di cesa del 6 - Bo/o in confronto ai valori norinali presenta!" lall e canne ane. Anche la produzione del se1ne è forlernente danneg-f!iala dalla pre enza delle larve, come pure è danneggiato in forte misura rac r e ... imento generale della pianta, e conseguentemente è ridotto il rac ollo ·ornple sivo, ed è ridotta la quantità dei prodotti industriali che rnedim11 nle i po sono attendere dall'unità di superficie inve tita nella col l11 ra. j aggi nnga che le var-ieLà di Sorgo più colpite da questi insetti sono proprio quelle che p"iù interessano il nostro Paese, perchè maturano i -emi assai prècocemente, cioè nei primi giorni di settembre. Sono queste p r noi l vari tà più preziose perchè permettono _di sgombrare il terreno in t m.po utile per prepararlo convenientemente per la emina del fru-m nlo. * * * u 11 po ibilità di lotta contro q nesti nemici del Sorgo poco vi e p r ra da dire. Per· ciò che riguarda la Pirausta, la lotta per il Sorg<Jo è induJ biamenle e strettamente connessa con quella che allo stesso in-·sett ~i d ve fare obbligatoriamente sul Granottuco, ma che non sembra ahl 1a dato finora grandi risultati. Nessun dubbio che l'infestazione di Piran~ la eh i è abbattuta sul Sorgo nell'Italia settentrionale proviene da in etti già v:iluppatisi in larga misura sul Granotu.rco; e quindi alla Piran~ ta la guerra dovrà farsi, sempre più serrata, su entra1nbe queste o-ramina e con tutti i mezzi. Per la Sesamia la ·lotta sarà as ai. pi~1 dif-fiòl -. L nonne viluppo di qu'esti due lepidotteri nell'annata 1937 fa ~upporre che po sa esser e n1ancato l'aiuto efficacissimo degli endofagi, eh olitmnente operano una felicissima deci1nazione. Sono stati osser-Yati in canne di Sorgo bacate gruppi di larvet~e parassite uscenti da larv cli Sesamia o d'i Pirausta. Purtroppo noi non potem1no avere a di ~po jzione tale materiale. Pensian10 che allevamenti di endofagi in larv ospiti faciln1ente allevabili in captività, debbano essere tentati, per poter moltiplicare questi preziosi ausiliari dell'agricoltore. . Rim edi chin1ici dovTebbero pure essere tentati in principio di "ta-gion~ q~iando .le piantine del Sorgo sono ancora giovani ~ e il campo è pra ti alnle facilmente con pompe irroratrici a zaino. l\'.Ia oprattutto occorre studiare con tutta esattezza il comporta-!• ., ,, ' J . :;l: I' ,, • f ,, ' " )~ • ,.I . I,\ .. ~' f!~ .. · ~ ·, 1\ i I ' i: ' • I • ti' r ' • I ·I 1 \ , .. - 128 -mento bio.logico cli que::ile due ::ipccie ul Sorgo, e dopociò procedere ron tulli i mezzi a troncare il nen1ico nei suoi rifugi invernali. Ripetiamo q11i qne1 che uno cli noi ha già scrit10 e <limo trato per un .ahra farfa11ina danno ~ iina, la Cyclia 1nolesta; e cioè se è era P:if-f rmazione di n1o1ti entomologi che la lotta più efficace è quella che i onduc contro la prima generazione prin1averile, perchè da una ola nrnclre di que La di cenderanno n1.igliaia di individui, Paffermazionc eh · la lotta veramente efficace è contro gl'inclividHi svernanti ' crnto vo1t · più vera perchè ]a pri1na generazione - per i Lepidotteri di ciù di corriamo - ' figlia delle madri svernanti; e n1entre uccidendo una di que te figlie noi. distruggiamo un ' unità, cl istruggendo la madrr noi cli lruggiaino cento o duecento nn.ità, e potren10 ottenere risultati ~ or­prendenti imi addirittura totalitari. Anche per questi nemici del Sorgo zuccherino si dovrà hall re la te a via: studiare, individuare con esattezza i quartieri d'inverno dei nemici e conosciuti che iano, distruggerli, obbliga_toriamente, con tutti i m zzi colJettivi che la l gge consente di im·porre. Alla coraggio a iniziativa del Conim. Montesi augl.uian10 che la lotta che i rende nece aria ia intrapresa in pieno e abbia piena YÌt· torja poichè l'opera ua lo merita e l'interesse dell'Ital.ia lo vuole. La presente nota e lata. pubblicata il 5 novernbre 1937-XVI 

Una grave minaccia per il Sorgo zuccherino, la Sesamia cretica

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Una grave minaccia per il Sorgo zuccherino, la Sesamia cretica

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