reservedI rapporti ostili tra funghi e piante, probabilmente risalgono alla fase di passaggio dalla vita acquatica a quella terrestre. Nei vari processi di adattamento alla nuova forma di vita, alcuni funghi si sono specializzati verso forme di vita parassitaria, cercando di trarre il loro nutrimento dalle piante. In alcuni casi senza danneggiare eccessivamente l’ospite (endofiti commensali) o addirittura con mutuo vantaggio (funghi micorrizici), in altri causando la morte di cellule, tessuti, organi e/o dell’intera pianta (patogeni). Il passaggio dalla vita saprofitaria a quella parassitaria è un processo ancora in evoluzione. Tra piante e funghi vi è una costante "corsa agli armamenti", per cui alle mutazioni che portano ad un aumento della virulenza in un agente patogeno si contrappongono specifiche risposte in termini di resistenza da parte delle piante ospiti. Questo equilibrio dinamico tra funghi e piante nel corso della storia è stato significativamente alterato dall’uomo con la coltivazione e la selezione delle piante che meglio potevano fornirgli cibo e beni. L’agricoltura ha profondamente modificato i principali fattori che regolano il rapporto parassitario tra funghi e piante e che contribuiscono alla dinamica delle associazioni vegetali naturali. Nel corso dei secoli, l’uomo ha progressivamente sostituito le popolazioni eterogenee della vegetazione naturale con popolamenti di piante addomesticate, ingentilite e selezionate per specifici caratteri produttivi. Ciò ha determinato una progressiva riduzione delle specie utilizzate in agricoltura; oggi, poche decine di specie vegetali assicurano la base alimentare alla maggior parte della popolazione mondiale. L’impiego di poche specie vegetali spesso uniformi dal punto di vista genetico ha favorito l’azione parassitaria dei funghi e lo sviluppo di gravi epidemie che hanno condizionato la vita dell’uomo fin dall’antichità. In questa tesi sono trattate alcune delle principali malattie che dagli albori della storia fino ai giorni nostri hanno colpito piante di interesse forestale ed agrario portando carestie e fame.The antagonistic relationships between fungi and plants probably date back to the transition phase from aquatic to terrestrial life. In the various processes of adaptation to the new form of life, some fungi have specialized towards parasitic life forms, trying to obtain their sustenance from plants. In some cases without excessively damaging the host (commensal endophytes) or even with mutual advantage (mycorrhizal fungi), in others causing the death of cells, tissues, organs and/or the entire plant (pathogens). The transition from saprophytic to parasitic life is an evolving process. There is a constant "arms race" between plants and fungi, whereby mutations that lead to an increase in virulence in a pathogen are opposed by specific responses in terms of resistance on the part of the host plants. This dynamic equilibrium between fungi and plants throughout history has been significantly altered by the human being with the cultivation and selection of the best plants from a productive point of view. Agriculture has profoundly modified the main factors which regulate the parasitic relationship between fungi and plants and which contribute to the dynamics of natural plant associations. Over the centuries, the human being has progressively replaced the heterogeneous populations of natural vegetation with populations of domesticated plants selected for specific productive characteristics. This has resulted in a progressive reduction of the species used in agriculture; today, a few dozen plant species provide the food base for the majority of the world's population. The use of a few plant species, often uniform from a genetic point of view, has favoured the parasitic action of fungi and the development of serious epidemics that have affected human life since ancient times. This thesis deals with some of the main diseases that from the dawn of history to the present day have affected plants of forestry and agricultural interest, leading to famine and hunger