Celle a combustibile microbiche terrestri: uno strumento efficace nel recupero di suoli contaminati e nella produzione di energia.

Abstract

Una cella a combustibile microbica (MFC) è un sistema bio-elettrochimico che utilizza un microrganismo attivo come biocatalizzatore per la produzione di elettricità. Essa è costituita da due comparti, uno anodico ed uno catodico, separati da una membrana di scambio protonico. L’energia chimica di legame, disponibile grazie alla presenza di un substrato biodegradabile, viene trasformata direttamente in energia elettrica per azione microbica, che catalizza la rimozione degli elettroni dal substrato. I batteri presenti nella camera anodica, o comunque nel mezzo in cui è immerso l’anodo, sono in grado di convertire un’enorme varietà di substrati organici (acetato, glucosio, cellulosa, reflui di varia origine, contaminanti organici) in CO2, acqua ed energia. Tra le MFC, le Celle a Combustibile Microbiche Terrestri (Terrestrial Microbial Fuel Cells - TMFC), hanno come elettrolita il suolo. Esso è una matrice molto più complessa rispetto all’acqua, variando nella composizione granulometrica, nella capacita di ritenzione idrica, nella capacità di scambio cationico, nonché nella distribuzione dei contaminanti; pertanto le TMFC sono dei dispositivi di cui è ancora necessario esplorare tutte le potenzialità di applicazione per il recupero di suoli contaminati

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