Chiara Remondino

Sofia Cretaio

Italian

PORTO@iris (Publications Open Repository TOrino - Politecnico di Torino)

11 February 2024POLITECNICO DI TORINORepository ISTITUZIONALESaluti da Napoli. Cronache di un workshop sulla data visualization / Cretaio, Sofia; Remondino, Chiara. - In:GRAPHICUS. - ISSN 0017-3436. - STAMPA. - 14:(2023), pp. 52-55.OriginalSaluti da Napoli. Cronache di un workshop sulla data visualizationPublisher:PublishedDOI:Terms of use:Publisher copyright(Article begins on next page)This article is made available under terms and conditions as specified in the  corresponding bibliographic description inthe repositoryAvailability:This version is available at: 11583/2984809 since: 2024-01-08T10:31:25ZPolitecnico di torinoDICEMBRE 2023ImpattoISSN 0017-34361 0 8 2  /  0 0 1 4ISSN 0017-34363Contatti:Corso Luigi Settembrini, 17810135 - Torino (TO)www.graphicusmag.it info@graphicusmag.itPolitecnico di TorinoDipartimento di Architetturae Designwww.polito.it/designGRAPHICUSPartner tecnico:Copyright:Opera distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 InternazionaleL'editore si solleva da ogni responsabilità in merito a violazioni da parte degli autori dei diritti di proprietà intellettuale relativi a testi e immagini pubblicati.Prezzo di copertina:15,00€IMPATTODICEMBRE 2023Direttore: Paolo TamborriniComitato scientifico:Silvia BarberoFiorella Bulegato Francesca ComissoAndrea Di SalvoChiara Remondino Dario RussoRedazione:Aurora BartoliSofia CretaioSergio DegiacomiCristina MarinoLeonardo MoisoBarbara StabelliniCoordinamento redazionale:Cristina MarinoProgetto grafico:Alessandro Di BenedettoImpaginazione:Aurora BartoliStampa: WowLab 4U Fedrigoni Splendorgel Extra white 340g/m2Fedrigoni Splendorgel Extra white 115g/m2ISSN (print) 0017-3436 ISSN (online) 2282-4545iscritto al Registro dei Giornali e Periodici del Tribunale di Torino n.655 del 20.09.19516EDITORIALEIMPATTO PARTENOPEOPAOLO TAMBORRINI10VEDI LA VOCE/IM·PÀT·TO/VINCENZO D'ANGELOFestivcl dellc Grcfic delle Culture Visive {01}Napoli27-30 Aprile2023aa aaeettt8COPERTINAPRINCIPI DI COLLISIONESTEFANO PELLONE14DA GUTEMBERG  AL DESIGNDANIELA PISCITELLI26IDENTITÀ E INGANNOANTONELLO COLAPS30STORIE DI DESIGN  E COMUNITÀMARIALUISA FIRPO5100MAKE MY LOGO BIGGER GREENER17STUDIO60THE DOCKS, NAPOLI E IL SUO ORIENTETHE DOCKS52SALUTI DA NAPOLICHIARA REMONDINOSOFIA CRETAIO104L'IMPATTO CREATIVOCRISTINA PASQUALE10825 MANIFESTI PER NAPOLIFRANCESCO E. GUIDA94ANATOMY OF A CHARACTERINTERVISTA A MATTEO BOLOGNA DI STEFANO PELLONE90A PAROLE SIAMO TUTTI BELLISSIMIIGOR GRASSI80LASCIATI GUIDAREANDREA DI SALVO76IL PARCO DEI MURALES DI PONTICELLILUCA BORRIELLO42GRAFICA DIFFUSAGIULIA SCALERA 70PROGETTARE L'OLTREGIUSEPPE GAETA56PACKAGING E TERRITORIOCRISTINA MARINO34TRACCEINTERVISTA A PAOLA ANTONELLI E FEDERICA FRAGAPANE DI CHIARA REMONDINO53Saluti da è un format esplorati-vo e sperimentale in cui la data visualization diventa strumento di lettura critica di realtà, suoni, pro-fumi e ritmi cittadini. L’obiettivo è di comunicare le opportunità o le criticità che un luogo off re a livello proget-tuale, in modo originale e creativo. La vera sfi da, poi, è farlo in uno spazio — davvero — ridotto, diciamo 10,5 x 14,8 centimetri. Perché sì, abbiamo scelto come supporto le cartoline, da sempre via analogica per raccontare, ricordare e rivivere luoghi, esperienze ed emozioni. Così — nella cornice del DESINA Festival, e con un gruppo di parteci-panti estraneo ad assunti, presupposti, obiettivi, strumenti e metodi della da-ta visualisation —, ci siamo chieste: in quanti modi si può raccontare la città di Napoli? Vediamo cosa abbiamo scovato.Tra le strette vie dei già iper-nar-rati, spesso discussi, e oggi in piena rinascita Quartieri Spagnoli, scopriamo l’impatto della socialità e l’importanzadella riconoscibilità in contrasto all’a-nonimato, se non il dimenticato. Lo scopriamo attraverso storie di vitatra le pieghe pregne di colla degli annunci mortuari, a partire dall’a-nalisi dettagliata dell’ortografi a dei soprannomi. Connettendo caratteri-stica fi sica, mestiere, appartenenza, latitudine o passione, immaginiamo che Pasquale delle Bombole avesse il miglior prezzo sul rifornimento di gas in un piccolo — ma fornitissimo — negozio tra Via Concordia e Via Co-lonne a Cariati; che Enzo Piano Barfosse un habitué del bar sotto casa al punto da essere assunto ad hono-rem. O ancora ci chiediamo se dav-vero fosse così grande il naso di Mimi ’o Nasone, quale fosse la simpatica capigliaturadel detto ’o Pechinese, o quanto numerosa fosse la famiglia di Carmela. Carmela chi? Carmela a fi glia de’ Ciottella¹.Ogni cartolina che si rispetti pre-vede un destinatario. Così, all’amica travel blogger ma no perditempo, ecco arrivare l’itinerario per lo scatto perfetto. Con il lavoro Napoli Fotonika scopriamo l’impatto della luce tra Via Toledo e Murales Maradona. Una luceche domina e pervade l’intera città, che di ora in ora ne modifi ca il volto, suggestionando coloro che ci vivono, e non solo. Il sound artist e sound en-gineer napoletano Renato Fiorito, nel suo album Lustra, ci restituisce questi bagliori attraverso suoni e melodie, noi abbiamo usato le mille sfumature delle matite gialle. Un fascio colorato, più o meno intenso, più o meno incli-nato verso destra o sinistra, ma regi-strato in un preciso istante. Un istante per formare e fermare l’attimo. Click.Traslato e visualizzato per l’amicabizzoca su assi cartesiani è il singolare reportage che mette a fuoco l’impattodel sacro e del profano nel quotidiano.“Gli altarini disseminati per le vie di Napoli nascono sotto il regno bor-bonico: invece di creare un impianto di illuminazione statale, per diminuire le rapine notturne, Re Carlo ne fece costruire molti, che poi gli abitanti per devozione illuminavano con lampadea olio”². Oggi Madonne elettriche, al-tarini votivi abusivi e non, murales e altri luoghi di ossequio per parenti,amici, miti e santi minori hanno assunto le fogge più originali. Lumi-narie, fi ori, candele, conchiglie, pizzi 52DATACHIARA REMONDINORicercatrice del Politecnico di Torino. La sua ricerca si concentra nell’ambito del packaging design innovativo e sostenibile, del design della comunicazione e della visualizzazione di sistemi complessi di dati.SOFIA CRETAIODott oranda presso il Politecnico di Torino. La sua ricerca si concentra sui processi di innovazione degli ambienti di lavoro aziendali, sia fi sici sia digitali, tramite un approccio data-driven.Cronache di un workshopsulla data visualizationSALUTI DA NAPOLIe santini — più o meno numerosi, e di persone scomparse più o meno prematuramente — ci ricordano la devozione a San Gennaro, Sant’Annae Sant’Antonio, quale atto sacro, condiviso e popolare. Maglie, sciarpe, bandiere, palloni, ciuffi   di capelli (ogni riferimento va al capello miracoloso di Diego Armando Maradona), urlano il bisogno di solidarietà e rinascita. Di riscatto. Ancora, piccole foto e can-dele disseminate tra le vie su piccole mensole quasi nascoste, raccontano il bisogno di un raccoglimento pro-fano, ma intimo e personale. La Dot Matrix Chart è solitamente utilizzata per restituire in modo vi-suale distribuzioni statistiche, in que-sto primo esempio è stata scelta per rappresentare e raccontare l’impattodel colore sui muri stratificati dei vicoli e delle strade di Napoli. Nel det-taglio, il lavoro ha dapprima mappato meticolosamente i colorati e coloriti murales, per poi proseguire con una selezione dei più particolari (secondo i gusti di Rissa, la destinataria della car-tolina, ça va sans dire). A partire dal-le foto, il processo ha seguito 3 fasi: astrazione, clusterizzazione e pro-porzione. Ed ecco una cartolina che è, allo stesso tempo, guida e caccia al tesoro delle opere più iconiche e rappresentative della produzione di arte urbana napoletana.I glifi , invece, sono visualizzazioni in grado di mostrare dati multivariati. Il primo e più famoso esempio prendeil nome dal matematico ideatore: In basso, Rilievo olistico dei Quartieri Spagnoli con il supporto della mappa esplorativa Saluti da Napoli, DESINA Festival, 2023.A sinistra dall'alto, L’impatt o della socialità, Raccolta e analisi degli annunci mortuari. DESINA Festival, 2023.L’impatt o della socialità, DESINA Festival, 2023.55contesto siano fondamentali per percepire la necessità e l'impatto di un possibile, o plausibile, intervento progettuale  sul territorio³. Lo strumento cartolina, e l’inter-pretazione tramite modelli visuali, ci hanno infi ne, permesso di comu-nicare le opportunità e le criticità che il territorio off re, generando consa-pevolezza per future progettualità dall’impatto signifi cativo.Con ancora la musica dei Nu Genea nelle cuffi  ette, torniamo a casa con tutto questo grazie a Emanuele,Ettore, Giancarlo, Lorenzo, Luisa, Martina e Raff aela.di grigi, per classifi care e raccontare l’intensità e la distanza dei suoni, ri-velando come suonare il clacson sia ancora la regola e non l’eccezione. Anche nei centri abitati.Ogni impatto è, quindi, il risultatodi una specifica chiave di lettura, esplorazione e analisi del territoriodi Napoli, che ci ha permesso di identifi care, osservare, raccogliere e visualizzare i dati raccolti. Il pro-cesso di esplorazione, strutturato su una ricerca quanti-qualitativa e percettivo-visuale, rivela quanto un’interazione personale e una relazione multidirezionale con il quella del pezzo rotto, la dimensione indica la gravità del danno, e le textu-re rosse la tipologia di materiale uti-lizzato. La legenda, in questi casi, è d’obbligo. Diviene il valore aggiunto per orientarsi in un curioso spaccato di genio e creatività.E se provassimo a mappare e rac-cogliere informazioni a occhi chiusi?Auricolari e smartphone alla ma-no, la curiosa cronaca sull’impatto del suono ci racconta 10 minuti all’incro-cio di Via Speranzella. Un susseguirsi di molti motorini, poche macchine, una sola bicicletta. Elementi di base,iconici, in una trama frenetica su scala parliamo delle Chernoff  face. Esse si caratterizzano per la presenza di oc-chi, orecchie, bocca e naso diversi — per forma, dimensione, posizione e orientamento —, in base ai valori delle variabili. Negli anni, la variazione sul tema è sorprendente. Allo stesso modo abbiamo raccontato l’impatto dell’ingegno, e del sapersi arrangiare: il motorino. Così, la posizione e il coloreci indicano il riferimento spaziale sul mezzo; fi nitura e forma riprendonoA sinistra dall'alto, L’impatt o del colore, Raccolta e analisi dei mura-les. DESINA Festival, 2023.L’impatt o dell’ingegno. Fronte e re-tro de Raccolta e analisi dei ratt oppi sui motorini. DESINA Festival, 2023.NOTE DI APPROFONDIMENTO[1] Coppola, A. (2021). Santi minori.In AA.VV. (2021). The Passenger. Per esploratori del mondo. Napoli. Milano: Iperborea.[2] Cyop&kaf. (2019). Dett i. Viaggio tra i soprannomi del popolo napoletano. Napoli: Monitor Fuori Collana.[3] Gaiardo, A., Remondino, C. L., Stabellini, B., & Paolo, T. (2022). Il de-sign è innovazione sistemica. Metodi e strumenti per gestire in modo soste-nibile la complessità contemporanea: il caso Torino (pp. 1-179). Siracusa: Lett eraVentidue Edizioni.In alto, L’impatt o del sacro e del profano, Rappresentazione carte-siana degli altari votivi. DESINA Festival, 2023.GRAPHICUSPROGETTARE LA COMUNICAZIONEDICEMBRE 2023Impatto

Saluti da Napoli. Cronache di un workshop sulla data visualization

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