Passato, presente e futuro dei mercati coperti: Genova e alcuni esempi europei

Abstract

La città di Genova ha avuto una continua crescita demografica, determinata da una florida attività commerciale e industriale, fino agli anni Settanta del Novecento, quando il progressivo ritiro delle partecipazioni statali nell’industria, la perdita di competitività nel settore marittimo e la carenza di iniziative imprenditoriali private hanno determinato una netta inversione di tendenza che ha portato alla perdita di circa 230.000 abitanti in cinquanta anni. I ventuno mercati coperti, costruiti tra il 1899 e il 1957 per servire una città in espansione, in alcuni casi non hanno più ragione di essere o creano insostenibili ingorghi di traffico poiché si trovano in aree prive di zone di sosta. L’amministrazione comunale sta tentando affrontare il problema, proponendo l’alienazione per alcune strutture e la partnership pubblico-privata per importanti progetti di riuso. Nonostante l’indubbio impegno dell’ente, l’esame di interventi e progetti denuncia una scarsa attenzione conservativa per manufatti anche molto interessanti.The city of Genoa has had a continuous demographic growth, determined by a flourishing commercial and industrial activity, up to the seventies of the twentieth century. Then, the gradual withdrawal of state holdings in industry, the loss of competitiveness in the maritime sector and the lack of private entrepreneurial initiatives led to a clear reversal of the trend which led to the loss of about 230,000 inhabitants in fifty years. The twenty-one covered markets, built between 1899 and 1957 for an expanding city, in some cases no longer serve or create unsustainable traffic jams as they are located in areas with no parking areas. The municipality proposes the sale for some markets and the public-private partnership for important reuse projects. The examination of interventions and projects denounces a lack of conservative attention for even very interesting buildings

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