Digital school and 2.0 classes: effects of reading medium on text processing and comprehension in students of lower secondary school

Abstract

openIl presente lavoro ha esaminato la comprensione del testo in relazione al mezzo di lettura, su carta e su dispositivo digitale, e all’utilizzo di una strategia di studio come l’evidenziazione. Lo studio è stato condotto con ragazzi (N=70) delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado. Queste classi fanno parte del progetto “Classi 2.0” promosso dal Ministero dell’Istruzione e utilizzano in maniera abituale dispositivi elettronici (tablet) attraverso una didattica mista: per le materie scientifiche vengono utilizzati esclusivamente i dispositivi elettronici, mentre per le materie umanistiche e linguistiche sia libri di testo cartacei che digitali. In questo disegno sperimentale gli studenti leggono due testi informativi, uno su carta e uno su tablet. Una parte di loro ha evidenziato il testo (N=32), l’altra si è limitata a leggerlo (N=38). È stato registrato il tempo di lettura. La comprensione del testo è stata valutata con 24 domande a risposta multipla. La calibrazione delle prestazioni è stata valutata come bias di calibrazione, sottraendo le prestazioni effettive degli studenti dal loro giudizio di comprensione. Dalle analisi preliminari è emerso che non c’è differenza significativa tra i due gruppi (evidenzia e non evidenzia) per quanto riguarda le abilità di base di comprensione del testo, mentre sembra esserci differenza significativa nelle conoscenze pregresse. Quest’ultima variabile è stata considerata nelle analisi successive. È stato considerato, inoltre, il ruolo moderatore della self – efficacy. Come ci si aspettava, gli studenti del gruppo evidenzia dedicano più tempo a leggere rispetto a quelli che non evidenziano. Se si guarda l’effetto del mezzo gli studenti sono più veloci nel digitale, dovuto forse al fatto che sono più abituati a leggere con il dispositivo elettronico. Inoltre, emerge un effetto significativo dell’autoefficacia: chi ha più alta self efficacy passa meno tempo sul testo. Nella prova di comprensione del testo non c’è effetto significativo per mezzo e condizione, ma solo le preconoscenze sono predittore positivo: gli studenti ottengono punteggi più alti alla prova di comprensione all'aumentare delle loro preconoscenze. Prendendo in considerazione il calibration bias è emersa un’interazione significativa tra condizione e autoefficacia: quando evidenziano, gli studenti che hanno bassa autoefficacia tendono a sottostimarsi, chi ha alta autoefficacia tende a sovrastimarsi. Questo effetto è maggiore su carta rispetto al dispositivo digitale

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