Genetica, clinica e diagnostica strumentale degli ipopituitarismi congeniti

Abstract

L’ipopituitarismo è una sindrome endocrina caratterizzata dalla ridotta o assente secrezione di uno o più ormoni adenoipofisari, con conseguente disfunzione delle ghiandole periferiche corrispondenti. Il deficit di tutti gli ormoni configura il quadro di pan-ipopituitarismo, la carenza di due o più ormoni è detta ipopituitarismo parziale, mentre il deficit di un solo ormone viene definito ipopituitarismo selettivo. Il pan-ipopituitarismo è una condizione rara, invece l’ipopituitarismo parziale, soprattutto quello iatrogeno, è più frequente. Esistono varie forme congenite ed acquisite, organiche e funzionali. L'ipopituitarismo congenito è causato da mutazioni di diversi geni che codificano per i fattori di trascrizione. Il fenotipo varia a seconda del fattore di trascrizione coinvolto: PROP1 (deficit degli ormoni somatolattotropo, tireotropo, gonadotropo e a volte corticotropo) (fig. 1), POU1F1 (carenza degli ormoni somatolattotropo e tireotropo, ipoplasia ipofisaria) (fig. 2), HESX1 (carenze ipofisarie variabili, displasia setto-ottica) (fig. 3) , e meno frequentemente LHX3 (deficit degli ormoni somatolattotropo e gonadotropo, limitazioni nella rotazione del capo e del collo) (fig. 4) e LHX4 (deficit ipofisari variabili, ectopia della neuroipofisi, anomalie dell'encefalo). Il quadro clinico dipende dall’ormone carente, dal grado di insufficienza della ghiandola e dall’età di insorgenza. Nell’età evolutiva prevalgono le forme idiopatiche-congenite, che si manifestano essenzialmente con ritardo della crescita e della pubertà ed assenza dell’adrenarca; il deficit di TSH induce quadri clinici diversi in base all’età in cui si presenta. Nell’età adulta prevalgono le forma acquisite, tra cui il macroedema ipofisario, che distrugge gradualmente l’ipofisi compromettendo nell’ordine la secrezione di GH, poi quella delle gonadotropine, TSH ed infine ACTH

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