Nuove applicazioni terapeutiche e strumentali nel trattamento delle patologie non neoplastiche delle ghiandole salivari mediante scialoendoscopia

Abstract

Le ghiandole salivari si dividono in ghiandole salivari maggiori e ghiandole salivari minori. La chirurgia mininvasiva dei dotti ghiandolari è rivolta al trattamento delle patologie che interessano le ghiandole salivari maggiori (Ghiandole Parotidi, Ghiandole Sottomandibolari e Ghiandole Sottolinguali). Le patologie dei dotti salivari hanno una frequenza riguardevole nella popolazione mondiale e se non curate adeguatamente portano ad una riduzione della qualità di vita del paziente, correlata allo sviluppo di una sintomatologia progressivamente ingravescente ed invalidante che culmina spesso con il ricovero ospedaliero in regime d’ urgenza. Negli ultimi 30 anni l’evoluzione delle tecniche chirurgiche, della tecnologia medica e della ricerca nella cura delle patologie delle ghiandole salivari, ha portato ad una gestione sempre più conservativa dei pazienti affetti da tali problematiche al fine di ripristinare la fisiologica funzione ghiandolare, portando parallelamente ad una riduzione dei costi del Sistema Sanitario Nazionale. La fase acuta di questi eventi patologici, prima dell’avvento delle tecniche mininvasive, veniva gestita con terapia medica, mentre la cura definitiva e l’eliminazione della causa venivano procrastinate finche’ non si arrivava ad una condizione di cronicità, trattando il paziente con l’asportazione della ghiandola interessata (con tutte le complicanze derivanti). Le scuole Svizzere, Israeliane, Tedesche ed Inglesi sono state pionieristiche nello sviluppo di tecniche mininvasive per mezzo di strumenti scialoendoscopici, che grazie all’ausilio di una camera endoscopica miniaturizzata introdotta nei dotti salivari (Scialoendoscopio), consentono il trattamento della patologia in fase iniziale. Le attuali linee guida per la gestione mininvasiva delle problematiche ostruttive dei dotti salivari, hanno portato all’incredibile risultato di evitare l’asportazione chirurgica della ghiandola affetta, nel 97% dei casi. Lo scopo di questo lavoro è quello di promuovere la conoscenza di tali tecniche, descrivendo in particolare i risultati della nostra casistica, che è attualmente la più ampia al mondo, sull’utilizzo di un innovativo apparecchio per la frammentazione dei calcoli salivari chiamato StonebreakerTM. Il nostro obbiettivo finale è quello di avviare un processo d’innovazione che porterà alla stesura di nuove linee guida nel trattamento mininvasivo delle patologie ostruttive dei dotti salivari

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