Innovazione del modello di business «service-centric» nell’era della trasformazione digitale

Abstract

Nel contesto odierno, e ancor più in quelli che si vanno delineando, la competitività dovrà sempre più confrontarsi con la sfida della transizione digitale. A questo tema è dedicato il contributo di L. Cantone, P. Testa, T. Marrone, G.F. Cantone: “Innovazione del modello business “service-centric” nell’era della trasformazione digitale. Gli autori osservano che, al di là della tecnologia (su cui tende a concentrarsi l’attenzione della letteratura), l’innovazione nei modelli di business, soprattutto nei contesti digitali, può essere spiegata in termini di innovazione di “servizio”, inteso come “process of service provision”. Nella prospettiva della S-D logic, il “servizio” è la base fondamentale dello “scambio”, inteso come “service-to-service”, ossia come capacità degli attori dello scambio di creare e distribuire valore a favore di altri attori o per se stessi. La co-creazione di valore implica che gli attori dell’ecosistema integrino le rispettive risorse. In questa prospettiva, le tecnologie digitali, nella forma di infrastrutture tecnologiche (piattaforme, dispositivi, canali/host, social media ecc.) sono “operand resources”, solo potenzialmente in grado di generare “service-to-service”, dato che operano come supporto, strumenti, canali, interfacce. I software, le applicazioni, i protocolli, gli standard, le capacità di computing, learning e di intelligenza algoritmica, in particolare quelle embedded nelle stesse infrastrutture, fungendo da “operant resources”, consentono a ciascun attore dell’ecosistema di agevolare l’interazione, l’elaborazione, la (co)creazione di contenuti, la condivisione, l’associazione e la ricerca. A tal fine, tali risorse utilizzano come interfacce e canali le specifiche infrastrutture digitali e trasformano il potenziale co-generativo di valore delle “operand” in valore per gli attori dell’ecosistema

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