La presente ricerca si concentra su una particolare forma di novellizzazione: i romanzi-film. Si tratta, nello specifico, di veri e propri libri tratti dai film – dalla sceneggiatura, dal soggetto, da altre forme testuali o dal film stesso – pubblicati in Italia tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta.
Sulla scia delle numerose sollecitazioni spese nell’ambito dei Film Studies, dove ci si è spesso interrogati sull’aspetto industriale di cineracconti e affini senza tuttavia conseguire un’indagine sistematica del fenomeno, si è optato di investigare le strategie cinematografiche ed editoriali che motivano la genesi dei volumi, le prassi produttive (più o meno istituzionalizzate) dei romanzi-film, la questione dei diritti e, più in generale, i rapporti intercorsi tra il mondo dell’editoria e quello del cinema.
Lo studio si basa, quindi, prevalentemente su un lavoro di spoglio d’archivio articolandosi, inoltre, per casi paradigmatici. Una simile prospettiva ha richiesto l’adozione di un approccio interdisciplinare che, combinando gli strumenti ascrivibili principalmente ai quadri metodologici degli studi sull’industria cinematografica e delle più aggiornate indagini di storia dell’editoria, consente di estrapolare delle possibili tendenze a partire dalle operazioni di sistematica collatio delle fonti archivistiche effettuate.
Allo scopo di interrogarsi sui rapporti commerciali intercorsi tra mondo del cinema e mondo editoriale, la prima sezione dell’indagine s’incentra su tre diversi casi di avvicinamento “strategico” tra le due industrie verificatisi nel periodo d’interesse, come per esempio i tandem cine-editoriali istituiti dalla casa editrice Bompiani e alcune delle compagnie cinematografiche più importanti del landscape italiano.
Prendendo atto delle problematicità legali che subentrano storicamente in questo genere di business, la seconda sezione propone, invece, una prima disamina relativa alla questione dei diritti della novellizzazione e si focalizza, in particolare, sulle ambiguità riscontrabili nella legge sul diritto d’autore (l. 22 aprile 1941, n. 633) nonché sulle prassi effettive documentate dai materiali riguardanti l’attività della Vides Cinematografica di Franco Cristaldi.
Nella parte conclusiva della ricerca vengono infine affrontati alcuni aspetti riguardanti gli autori (spendendo soprattutto alcune ipotesi circa le professionalità ingaggiate per la stesura dei romanzi-film), le fonti (serbando una particolare attenzione ai testi alternativi alla sceneggiatura che sovente nel Paese danno origine ai libri) e gli stills o le foto di scena che impreziosisco le pubblicazioni