Diversità, opportunità, inclusione

Abstract

«La spontanea diversità di modi di essere ed esperienze, lasciata libera di fluire attraverso il netto rifiuto di ogni etichetta o stigma, costituirebbe valore per tutti gli individui, non soltanto per le persone che esprimono profili diversi da quelli prevalenti. Infatti, il poter constatare l’esistenza di molteplici differenze non stigmatizzate – nel rispetto dei diritti altrui – consentirebbe libera espressione e benessere a livello generale. Ne trarrebbero beneficio le persone che presentano approcci non tipici e, insieme, anche le altre, perché tutte potrebbero valutare le dimensioni della loro natura senza il timore di mostrare divergenza e perdere potere e accettazione; tutte potrebbero quindi valutare con maggiore consapevolezza, superando schemi che sono più o meno esplicitamente, più o meno direttamente proposti/imposti nei diversi contesti socio-culturali e organizzativi» (Katia Giusepponi e Alessandra Fermani, p. 7

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