Franceschelli, Carlotta

International audienceThe urban traffic problems were not unknown in Roman times. Several ancient authors, among which Martial and Juvenal, complained about the discomfort caused by the transit of heavy vehicles through the streets of Rome, and more than one emperor tried to prevent or limit the presence of vehicles in the city. In recent years, archaeology has made it possible to investigate this issue, especially through the analysis of the wheel ruts left on the road pavements by the continuous passage of chariots. This article fits into this tradition of studies and aims at developing the topic of traffic management within two urban centres in the Marche region: Pesaro and Ostra. This goes through the implementation of traffic management devices, aimed for example at defining one-way streets or banning heavy vehicles from passing through some streets of the urban area. Another aspect of vehicular traffic management, attested by archaeological sources and particularly clear in the case of Ostra, is the definition of 'bypass' road systems, which allowed a rapid traffic flow to those travellers who did not wish to stop in the city. Instead, for those who had to or wanted to stop, accommodation facilities were set up at the entrance to the town, where travellers could leave their vehicles and travel to the town on foot or by light vehicles.I problemi legati al traffico veicolare urbano non erano sconosciuti in età romana. Diversi autori antichi, in particolare Marziale e Giovenale, si lamentano infatti dei problemi legati al transito di mezzi pesanti per le strade di Roma e più di un imperatore ha cercato di impedire o limitare la presenza di veicoli in città. In questi ultimi anni, l’archeologia ha permesso di approfondire la questione, in particolare attraverso l’analisi delle tracce lasciate sui basolati stradali dal continuo passaggio dei carri. L’articolo si pone all’interno di questa corrente di studi, prendendo in considerazione l’organizzazione del traffico veicolare all’interno di due centri urbani delle Marche: Pesaro e Ostra. Questo passa attraverso la realizzazione diveri e propri dispositivi di gestione del traffico, volti per esempio a definire sensi unici o ainterdire il passaggio dei mezzi pesanti in alcune strade del centro urbano. Un altro aspetto della gestione del traffico veicolare, di cui si sono trovate tracce archeologiche, particolarmente evidenti nel caso di Ostra, è rappresentato dalla definizione disistemi di strade “tangenziali”, che permettevano un rapido scorrimento a quei viaggiatori che non desideravano fare tappa in città. Per coloro che invece dovevano o volevano fermarsi, erano predisposte delle strutture ricettive all’ingresso dell’abitato, in cui i viaggiatori potevano lasciare i loro mezzi e dalle quali si recavano in città a piedi o con mezzi leggeri

Archeologia e mobilità urbana in età romana: due casi di studio nelle Marche

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