L’insostenibile fascino dei borghi. Primi dati e una riflessione sugli esiti del bando “Attrattività dei borghi storici”

Abstract

The essay focuses on the results of the strategy “Attrattività dei borghi storici” (Historical small centres attractiveness), funded by the Italian Ministry of Culture (MiC) within the resources allocated by the European Parliament (Next Generation Europe program) for the National Plans for Recovery and Resilience of the member states (PNRR). The essay presents the first, mainly quantitative results of the initiative which, even if the experience is still ongoing, offers the opportunity to reflect on the new tendencies in Europe towards the policies for social cohesion and social inequalities decrease. As it is well-known, these policies have the main purpose of rescuing inner territories at risk of abandonment looking at them as important reservoir of resources to be revived rather than “places to be saved”. After a general framework of the topic in the first part, the essay then analyses the results of the so-called “Bando Borghi” whose main characteristics are synthetically described in the second part of the paper. In particular, in the essay the results of the socalled “Linea B”, addressed to the small towns with less than 5000 inhabitants, are examined. The analyses is based on the quality of the project that were presented, but also on three parameters: the participation, the resources allocation, and the distribution of the selected projects in the national territory. Some final reflections about the initiatives conclude the paper.Il saggio indaga gli esiti dell’azione “Attrattività dei borghi storici”, finanziata dal Ministero della Cultura italiano (MiC), nell’ambito delle risorse stanziate dal parlamento europeo entro il programma Next Generation Europe e destinate ai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) degli stati membri. Si tratta di una prima ricognizione, per lo più quantitativa, che seppure fotografi programmi ancora in fase di attuazione, offre la possibilità di riflettere su quanto queste iniziative tengano conto dei significativi cambi di passo attuati dall’Unione Europea negli ultimi anni rispetto alle politiche di coesione e di contrasto alle disuguaglianze sociali. Com’è noto, si tratta di strategie che pongono tra gli obiettivi fondamentali il riscatto dei territori interni, a rischio di spopolamento, cui si guarda non più come a “luoghi da salvare”, ma a territori che custodiscono importanti risorse da riattivare.Ad una prima parte di inquadramento della tematica, fa seguito l’analisi dei risultati del cosiddetto “Bando Borghi” che viene sinteticamente riassunto. In particolare, nel testo vengono considerate le risultanze della cosiddetta linea B dedicata ai progetti di rivitalizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti. Le dimensioni analizzate sono quelle della partecipazione, della allocazione delle risorse e della distribuzione dei progetti vincitori nei diversi territori, oltre alla qualità delle domande ricevute. Alcuni tra i possibili commenti a latere dell’iniziativa concludono il lavoro

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