The Residences of the Royal House of Savoy, a serial site in the World Heritage List since 1997 in Piedmont (Italy)

Abstract

Il 6 dicembre 1997 le Residenze Reali sabaude vengono inserite, come sito seriale, nella World Heritage List, sulla base dei criteri (i), (ii), (iv), (v). Solo le ville medicee costituiscono in Italia un sito seriale che riconosce il preciso carattere di sistema degli edifici. Le residenze delle corte piemontese, realizzate sostanzialmente tra il 1563, quando Torino diviene capitale degli Stati sabaudi, e il XVIII secolo, poi ampliate e integrate sino al XX secolo, costituiscono un patrimonio che documenta con chiarezza la cultura artistica e architettonica dell’epoca barocca. Il complesso di 22 edifici inseriti nella lista, realizzati per residenza della corte, per il loisir e per le cacce, nella capitale e intorno, hanno subito dopo il trasferimento della capitale a Firenze (1865) e a Roma (1870) e con la caduta della monarchia (1946) un parziale processo di abbandono a cui è stato posto rimedio a partire dagli anni ’80 del ‘900, concludendosi con il grande restauro del complesso di Venaria Reale (1998-2007). La sfida attuale consiste nel valorizzare questo patrimonio, bene culturale prioritario nella Regione Piemonte, nonostante il mosaico di istituzioni ed enti pubblici, fondazioni pubblico-private, coordinandone la gestione con politiche comuni. In questo senso il Consorzio pubblico-privato che dal 2008 ha in carico la Reggia di Venaria Reale nel 2017 è stato riformulato come Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, con il preciso scopo di mettere in rete capacità, conoscenze, politiche per una migliore gestione comune, e per conseguire visibilità e promozione turistica. I primi risultati sono oggi visibili in un approccio comune alla cura dei parchi e dei giardini di queste residenze

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