Le Olimpiadi di Soči, specchio del nazionalismo e del multiculturalismo russi

Abstract

La storia recente della provincia delle Asturie, nel nord della Spagna, fornisce un esempio particolarmente interessante da studiare della relazione tra le ideologie regionaliste e la crisi d’identità della sinistra operaia attualmente in corso. A partire dai tardi anni Ottanta del XX secolo, la coalizione a guida comunista di Izquierda Unida (IU), capeggiata da Gaspar Llamazares, ha fatto propria in maniera crescente la retorica e il programma del regionalismo asturiano, abbracciando le sue richieste di bilinguismo ufficiale e di maggiore autonomia. Di conseguenza, la visibilità del regionalismo e del nazionalismo nelle Asturie è stata recentemente messa in stretta connessione con la tensione tra apertura e ortodossia nell’ambito del comunismo spagnolo, un primo campo di battaglia nella ridefinizione della sinistra in Spagna. The recent history of the northern Spanish province of Asturias provides a particularly interesting case study of relationship between regionalist ideologies and the ongoing identity crisis of the working-class left.  From the late 1980s, the Communist-led coalition United Left (IU), led by Gaspar Llamazares, increasingly co-opted the rhetoric and program of Asturian regionalism, embracing its demands of official bilingualism and greater self-government. Accordingly, the visibility of regionalism and nationalism in Asturias has recently been strongly linked to the tension between openness and orthodoxy within Spanish communism, an early battleground in the re-definition of the left in Spain

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