“…non aveva il sesso ricoperto dal muschio” La raccolta collettanea Ani labuť ani Lůna (1936) e la critica sul Diario del 1835 di K. H. Mácha come manifesto estetico, etico e filosofico dei surrealisti cechi

Abstract

 Abstract – Il presente lavoro intende indagare la lettura surrealista della figura del poeta Karel Hynek Mácha (1810-1836) avanzata nel volume collettaneo Ani labuť ani Lůna (1936). Pubblicato con un chiaro intento polemico, esso contiene numerose critiche alle celebrazioni ufficiali del centenario della morte di Mácha, durante le quali viene promossa e canonizzata un’immagine mitizzata dell’autore come “il” poeta romantico ceco per eccellenza, poeta dell’amore nonché patriota. Al contrario, i surrealisti propongono una riflessione sulla sfera corporea e sessuale di Mácha basandosi sul suo Diario del 1835 e, in particolar modo, alla questione delle sue parti cifrate dall’autore. L’omissione di tali parti nella versione del Diario del 1835 apparsa postuma rappresenta in Ani labuť ani Lůna un bersaglio polemico nei confronti della moralità borghese in seno alla società cecoslovacca del tempo, nonché uno dei principali argomenti di critica alla strumentalizzazione statale operata nei confronti della figura di Mácha. Dopo una rassegna dei contenuti dei vari saggi della pubblicazione, la nostra attenzione si concentra sui contributi di V. Nezval, Z. Kalandra, K. Teige e B. Brouk e alla funzione di “testimonianza della verità” che in essi svolgono le parti cifrate del Diario del 1835. Abstract – The work aims to investigate the Surrealist interpretations of the poet Karel Hynek Mácha (1810-1836) proposed in the collective volume Ani labuť ani Lůna (Nor the Swan nor the Moon, 1936). Published with a clear polemical intention, it contains numerous criticisms of the official celebrations for the centenary of Mácha's death: a mythologized image of the author, canonized as "the" Czech romantic poet par excellence, poet of love as well as patriot. The Surrealists propose, instead, a reflection on the body and the sexual sphere inMácha based on his Diary of 1835 and on the parts encrypted by the author. In Ani labuť ani Lůna, the omission of these parts in the version published posthumously becams a tool for criticizing bourgeois morality within the Czechoslovak society of the time, as well shows the State's exploitation of the figure of Mácha. After presenting of the contents of the various essays in the publication, I will focuses on the contributions of V. Nezval, Z. Kalandra, K. Teige and B. Brouk and on the "witness-to-the-truth" function that the Surrealists ascribe to the encrypted parts of the Diary.

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