Bulimia logistica e opzioni di organizzazione territoriale. Note sulla costruzione di un paesaggio operazionale

Abstract

IL contributo ricostruisce la genesi dell’istituto delle Zone logistiche semplificate in Italia e ne esamina la traduzione e implementazione nel contesto della Regione Emilia-Romagna. Si analizza, in particolare, il sistema di scelte pianificatorie con cui la formazione della ZLS si confronta ed entro cui prende corpo e forma, nonché il processo di selezione delle aree candidate ad esserne parte. In uno degli aspetti di suo maggiore interesse, il caso può osservarsi come una sorta di esperimento di costruzione di un “paesaggio operazionale” che pone (o rinnova) la questione della frizione tra uno spazio regionale pensato come supporto funzionale di dinamiche economiche e le condizioni contestuali d’abitabilità dei territori, in antitesi a ogni riduzione strumentale e/o settoriale.This contribution retraces the genesis of the institution of the Zone logistiche Semplificate (Simplified Logistic Zones) in Italy and examines its interpretation and implementation in the context of the Emilia-Romagna Region. In particular, the system of planning choices within which the ZLS-ER takes shape is analyzed and discussed, as well as the process of selection of candidate areas to be part of it. In one of its most interesting aspects, the case can be seen as a sort of experiment in the construction of an “operational landscape” which raises (or renews) the issue of the friction between a regional space conceived as a functional support for economic dynamics and the contextual habitability conditions of territories, in antithesis to any partial and/or sectorial reductionism

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