L'importanza ecologica e fitoalimurgica dei prati ricchi di specie del Trentino

Abstract

Il cambiamento del sistema foraggero-zootecnico, da estensivo a intensivo, ha determinato la progressiva sostituzione del letame con il liquame. L’uso del liquame come fertilizzante riduce l’oligotrofia del suolo e porta alla banalizzazione delle fitocenosi erbacee. Nell’ambito del progetto Bioagrimont sono state indagate con metodo floristico-vegetazionale e statistico 25 fitocenosi (plots 5m x 5m) prato-pascolive a diversa gestione e quota altimetrica delle valli di Fiemme, di Fassa e Passo di Lavazè. I risultati confermano la correlazione negativa tra ricchezza floristica (S) e apporto di nutrienti (N) ed evidenziano una sensibile perdita del valore naturalistico per i prati del fondovalle. Si dimostra inoltre che le praterie a maggior ricchezza floristica, legate a ridotto o nullo apporto di nutrienti, funzionano da serbatoio di specie potenzialmente utili anche a livello alimentare e officinal

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