Dal germoplasma all'esportazione: il caso del kaki “Rojo Brillante”

Abstract

Nonostante ci siano alcuni lavori sul kaki (Diospyros kaki Thunb.) che riportano come questa specie sia presente in Spagna fin dal XVI secolo, la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo è stata rilevante solo durante gli ultimi due secoli. Dalle prime piante introdotte dall”Estremo Oriente, probabilmente del tipo astringente, si sono sviluppate varietá locali, sia attraverso libera impollinazione, che per mutazione gemmaria (Giordani, 2002). Nella banca di germoplasma del kaki presente all'IVIA (Valencia, Spagna) abbiamo raccolto numerose di queste varietá locali spagnole: “Cristalino”, “Picudo”, “Tomatero”, “Xato de Bonrepós”, “Bétera”, “Constantí”, “Ferrán”, “Garidells”, “La Selva” e “Reus”. Venti anni fa piante di kaki di queste e altre varitá erano coltivate lungo le aree Mediterranee della Spagna come alberi isolati in giardini e piccoli frutteti familiari o in modeste piantagioni destinate al consumo locale. Nonostante i frutti del kaki fossero ampiamente apprezzati nei mercati locali, Vastringenza dei frutti tipica di tutte le varieta coltivate in Spagna ne ha limitato la coltivazione. La selezione della cultivar di notevole qualitá “Rojo Brillante”, insieme all introduzione con successo di nuove tecniche di rimozione dell astringenza senza la perdita di compattezza della polpa, ha consentito l'espansione della coltivazione durante gli anni '90, specialmente nell'area di “Ribera del Xúquer” nella provincia di Valencia. In questo articolo sono descritte le origini, le caratteristiche e le tecniche culturali utilizzate per la coltivazione del “Rojo Brillante” considerato una nuova risorsa per l'industria del kaki

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