Lo scritto presenta e introduce una serie di saggi, provenienti da tredici paesi e tre continenti e redatti in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese), tutti dedicati all’emersione nel diritto vivente (tra dottrina e giurisprudenza) e/o all’eventuale esplicitazione nel diritto vigente (embrionale o matura, su base costituzionale, legislativa o sub-legislativa) del principio di non regressione ambientale, in una pluralità di esperienze giuridiche diverse. Lo scritto, dopo aver sottolineato che in Italia, ad oggi sono molto rari i contributi giuridici che evidenziano la rilevanza del principio di non regressione ambientale, trattandosi di un tema pressoché ignorato nei manuali o nei trattati di diritto ambientale, e relegato altrove in menzioni parentetiche ed ellittiche, evidenzia l'importanza di un dibattito sul tema che, svolgendosi trasversalmente in prospettiva transnazionale, possa stimolare anche gli studiosi italiani ad approfondire maggiormente la ricerca su tale principio. In particolare, lo scritto analizza ed illustra tre punti-chiave: la crucialità, la criticità e la complessità del principio di non regressione ambientale
