In the last 20 years in Italy, thanks to the continued effort of qualified authors, children’s
literature has radically renewed, becoming an interesting workshop where different techniques and
styles are tried out, and where important issues, sometimes even awkward ones, are confronted in an
adequate way. In this panorama we find the bestseller of Paola Zannoner, Voglio fare la scrittrice,
which was published in 2007. Its protagonist, Mia, is an average teenager who belongs to an average
Italian family. This apparent normality is the strength of this character: girls can identify with her.
Amusing and interesting, the text is an observation instrument of the modern Italian family: teenagers
who criticise adults, family not fitting into traditional stereotypes, and parents who remain eternal
children. The text contains pros even on an educational level by means of interesting metalinguistic
reflections: practical tips for writing a good narrative text provided directly by a young girl whose
dream is to become a famous writer. This strategy is functional: it connects young female readers
with the typical constructs and technical terms of writing workshops, intending to begin to develop in
readers a focused textual competence.In questi ultimi vent’anni, grazie all’impegno costante di autrici e autori qualificati, in
Italia la letteratura per l’infanzia si è rinnovata radicalmente, divenendo un interessante laboratorio
dove si sperimentano tecniche e generi diversi, e dove vengono affrontate in modo adeguato anche
tematiche serie, a volte persino scomode. È in questo panorama che si colloca il fortunato libro di
Paola Zannoner, Voglio fare la scrittrice, pubblicato nel 2007. Protagonista è Mia, una normalissima
adolescente appartenente ad una normalissima famiglia italiana: proprio in questa apparente normalità
sta la forza di questo personaggio in cui le ragazzine possono ritrovarsi senza tanta fatica.
Scorrevole, umoristico e accattivante, esso finisce col costituire un perfetto strumento di
osservazione della famiglia italiana moderna: adolescenti critici nei confronti del mondo degli adulti;
famiglie distanti dal modello stereotipato offerto dagli schemi tradizionali; genitori aventi la pretesa
di rimanere eterni ragazzini. L’opera presenta pregi anche a livello didattico, per via delle interessanti
riflessioni metalinguistiche ivi contenute: consigli pratici per realizzare un buon testo narrativo,
forniti direttamente da una tredicenne col desiderio di diventare una famosa scrittrice. L’espediente
è funzionale: avvicina le giovani lettrici a costrutti e tecnicismi tipici dei laboratori di scrittura,
iniziando a sviluppare in loro una mirata competenza testuale