Definizioni di gruppo e individuazione di collettività religiose nel XVI libro del Codice Teodosiano. Note sull’utilizzazione del termine coetus (con un cenno preliminare a populus)

Abstract

Negli usi dei termini adattati a descrivere nuove prospettive comunitarie o collettivistiche e nelle correlate aggettivazioni, implicitamente si riconosce l’esigenza umana di creare delle situazioni di aggregazione intorno a valori, tradizioni, interpretazioni, tensioni, spesso caratterizzate da forti differenziazioni a livello locale e da affiliazioni a leaders carismatici. Il moltiplicarsi delle possibilità di adesione a gruppi diversi entrava tuttavia in forte contrasto con le esigenze di ordine e di chiarezza dell’ordinamento dello stato romano, a maggior ragione dopo il 380. Le definizioni relative ai gruppi religiosi, dunque, servono da una parte a circoscrivere le appartenenze, dall’altra entrano nella legislazione imperiale in un’ottica di delimitazione e repressione

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