L’insegnamento di educazione fisica come strumento di promozione dell’attività motoria: risultati di un’indagine multicentrica

Abstract

INTRODUZIONE. Essere attivi durante l’adolescenza predispone ad uno stile di vita attivo in età adulta. L’insegnamento dell’Educazione Fisica (EF), contribuendo ad avvicinare i giovanissimi all’attività motoria e al piacere di praticarla, può costituire uno strumento strategico di promozione del movimento. Spesso però il tempo e le strutture riservate a questa disciplina risultano non sufficienti, e talvolta le lezioni vengono focalizzate più sul gesto tecnico che sui benefici dell’esercizio fisico. Il Gruppo di Lavoro “Scienze motorie per la Salute” (GSMS) della SItI ha effettuato uno studio multicentrico finalizzato alla valutazione dell’insegnamento di EF nella scuola superiore di secondo grado basato sulla raccolta retrospettiva di informazioni tra gli studenti universitari. METODI. Agli studenti iscritti al primo anno di diversi corsi di laurea in 14 atenei è stato somministrato un questionario inerente esperienze e opinioni in merito all’insegnamento ricevuto negli ultimi due anni della scuola superiore e l’attuale pratica di attività fisica (AF). RISULTATI. Su un totale di 7.033 rispondenti (41.3% M, 58.7% F, età mediana 19), il 42.2% considera l’EF come momento di svago eil 51.7% riporta solo lezioni pratiche. La disponibilità di palestre e attrezzature è dichiarata da circa il 90% degli studenti. Il 51.6% del campione riporta la partecipazione ad attività motoria extracurriculare, che risulta associata (OR 1.689, IC95% 1.519-1.878) con l’attuale pratica di AF, dichiarata dal 58.1% degli studenti. CONCLUSIONI. Sebbene strutture e attrezzature risultino disponibili in quasi tutto il territorio, alcune criticità emergono riguardo le modalità di insegnamento. L’offerta di AF in orario extrascolastico sembra una strategia promettente per promuovere il mantenimento di uno stile di vita attivo

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