Le architetture non sono mere composizioni formali ma veri e propri dispositivi materiali: tecnologie capaci di operare, di produrre effetti concreti sul mondo. È questa una delle premesse fondamentali su cui si fonda il lavoro transdisciplinare di Andrés Jaque e del suo Office for Political Innovation, attivo tra Madrid e New York all’intersezione tra pratica progettuale, ricerca e diffusione culturale.
Jaque e OPI sono tra quelle voci che nell’ambito della ricerca architettonica sostengono oggi – nel solco degli Studi Sociali sulla Scienza e la Tecnologia (STS) e in particolare della actor-network theory – la necessità di guardare agli edifici come ad assemblaggi complessi di entità umane e non umane, e di concentrare l’attenzione non sui loro aspetti compositivi ma piuttosto su quelli performativi.
Mies e la gatta Niebla è la prima edizione critica in lingua italiana – a cura di Gianluca Burgio e Ramon Rispoli – degli scritti di Andrés Jaque/Office for Political Innovation