Pedro Salinas: la guerra, la bomba, le lettere, l’amore

Abstract

Negli anni dell’esilio americano Pedro Salinas continua a seguire con preoccupazione e interesse i drammatici eventi che coinvolgevano il continente europeo e il mondo intero. Il suo ricco epistolario, infatti, offre importanti riflessioni sul triste destino della Spagna franchista, sulla Seconda Guerra Mondiale e sui rapporti tra le forze in campo, sulla Guerra Fredda e, soprattutto, sulla bomba atomica. In un mondo sempre più nettamente diviso in due blocchi contrapposti, l’esistenza di un ordigno capace di uccidere, in un attimo, centinaia di persone segna, per il poeta, l’inizio di una nuova epoca di terrore La seconda parte del contributo è dedicata all’analisi dell’opera intitolata La bomba increíble che permette al poeta in sublimare l’ansia atomica e di rappresentare l’angoscia legata a un presente in cui la pace si fonda su uno stato permanente di guerra. Nel dare forma a questo mondo distopico, inoltre, Salinas attinge a temi e immagini provenienti dalle più diverse tradizioni letterarie (da Rabelais a Federico García Lorca)

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