Forme aumentate e non aumentate in Omero: tempo, testo, sintassi

Abstract

The augment in Homeric past tenses is an optional feature. In this thesis, I study the coexistence of augmented and unaugmented verbs in Homer, offering an overview and a discussion of the literature on the topic, and suggest a new approach to the phenomenon from a syntactic and textual perspective. The aim of this work is to describe, on a synchronic level, some of the distributional tendencies of the augment and to explore if these tendencies are related to its diachronic reconstruction as a temporal marker. Having first considered the phenomenon within a Comparative Philology framework, I then highlight the distribution of augmented and unaugmented verbs in Homer through a detailed investigation of scholarship on this matter. I then give an account of the different opinions on the reconstruction of the original function and morphology of the augment, also underlining how Homeric data can contribute to this general debate. The comparison and discussion of the various proposals suggest that the more reliable theory is the reconstruction of the augment as a temporal marker. In the second part of the thesis, I present a personal analysis of a corpus of four books from the Iliad. The textual analysis of the data shows that the presence or absence of the augment is often related to narrative effects or strategies. Syntactic analysis, carried out within a Generative Grammar framework, then explores whether augmented and unaugmented verbs have different syntactic behaviour. Results from this investigation illustrate that the syntactic distribution of augmented and unaugmented verbs constistently match with certain narrative effects. In the conclusion, having presented the time related information given by tenses as a complex structure, I try to discuss how the augment in Homer can be considered a temporal marker and I explore whether tendencies which have emerged from my analysis can be related to this interpretation.L’aumento in Omero costituisce un elemento facoltativo nella costruzione dei verbi di preterito. Questa tesi studia la compresenza di forme aumentate e non aumentate in Omero offrendo una sintesi e una discussione della letteratura sull’argomento e proponendo un nuovo approccio al fenomeno dal punto di vista sintattico e testuale. L’obiettivo del lavoro è descrivere, a livello sincronico, alcune tendenze distributive dell’aumento ed esplorare la possibilità che tali tendenze siano connesse alla sua ricostruzione diacronica come marca temporale. Dopo aver inserito il fenomeno entro il quadro della comparatistica indoeuropea, il lavoro procede illustrando la distribuzione di forme aumentate e non aumentate in Omero, attraverso un accurato spoglio bibliografico. Viene offerta a seguire una sintesi delle diverse opinioni sulla ricostruzione della funzione e del valore morfologico primitivi dell’aumento, evidenziando anche il contributo dei dati omerici al dibattito generale. Il confronto e la valutazione delle diverse proposte suggerisce la maggiore attendibilità della teoria che interpreta la funzione originaria dell’aumento come una marca temporale di passato. Nella seconda parte, la tesi procede presentando un’analisi personale condotta su un corpus di quattro canti dell’Iliade. L’analisi testuale dei dati mostra che la presenza o l’assenza dell’aumento è spesso correlata ad effetti o strategie narrative. L’analisi sintattica, condotta entro il quadro teorico della linguista generativa, esplora successivamente la possibilità di un differente comportamento sintattico da parte di verbi aumentati e non aumentati. I risultati di quest’indagine mettono anche in luce una frequente corrispondenza tra la distribuzione sintattica di forme con e senza aumento e alcuni effetti narrativi. Nella conclusione, dopo aver presentato l’informazione temporale espressa dai tempi verbali come una struttura complessa, il lavoro cerca di discutere in che modo l’aumento in Omero possa essere considerato una marca di tempo e valuta la possibilità che le tendenze emerse dall’analisi siano correlate a tale interpretazione

    Similar works