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Determinazione del carvacrolo mediante HRGC-MS/FID nell'orata (Sparus aurata) di acquacoltura

Abstract

Le proprietà antimicrobiche del carvacrolo sono state ampiamente descritte soprattutto sulla base di osservazioni in vitro. L’ampia diffusione “zootecnica” di Sparus aurata ha determinato in questi ultimi decenni il diffondersi di patologie batteriche come la pasteurellosi e la vibriosi. La sperimentazione è stata condotta per 45 giorni su orate (Sparus aurata) del peso medio di 150 g la cui razione alimentare giornaliera è stata incorporata con l’1% di carvacrolo, e su orate alimentate con il mangime base nello stesso periodo (gruppo controllo). La frazione lipidica è stata estratta dal muscolo mediante metodo di Folch modificato. L’identificazione del carvacrolo è stata effettuata via HRGC-MS. L’analisi quantitativa è stata valutata nelle stesse condizioni cromatografiche ma con detector a ionizzazione di fiamma (FID) in presenza di standard interno (n-dodecanolo). La procedura ha consentito il recupero del 98,97% circa del carvacrolo con un limite di rilevabilità pari a 0,5 ppm

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