Il rischio di epatite nel personale di equipaggio delle autoambulanze

Abstract

Lo studio ha lo scopo di approfondire aspetti relativi al rischio occupazionale da epatite in personale di autoambulanza (barellieri, autisti, infermieri). Nell’ambito degli accertamenti sanitari periodici previsti per la formulazione del giudizio di idoneità al lavoro è stata effettuato uno screening su 824 addetti al lavoro in autoambulanza mirato alla ricerca dei markers perl’epatite B e C (HbsAb, HbsAg, HbcAb, HbeAb, HCVAb, metodi ELISA e RIBA), allo scopo di: effettuare un monitoraggio delle vaccinazioni contro l’epatite B; evidenziare eventuali positività deponenti per infezione contratta. I dati relativi alla situazione immunitaria emersa dalle sieropositività dei markers per l’epatite B evidenziano in primo luogo che risultavano vaccinati contro l’epatite B il 49,6% del totale dei soggetti, con maggiore interessamento delle donne rispetto agli uomini (è risultato infatti vaccinato il 60,8% delle donne contro il 47% degli uomini). La categoria lavorativa più sensibile alla vaccinazione è inoltre risultata quella degli infermieri, la cui quantità di vaccinati si è attestata al 70,2%, la meno sensibile quella degli autisti, dei quali è risultato vaccinato il 42,6%. I dati si allineano con le evidenze di altri studi effettuati in ambiente ospedaliero, che riferiscono una maggiore adesione alle vaccinazioni degli infermieri rispetto ad altre categorie lavorative, e delle donne rispetto agliuomini. In linea con tali dati è il risultato delle positività ai markers deponenti per infezione da epatite B, delle quali le più elevate sono state evidenziate proprio a carico degli autisti (3,0%), le meno elevate a carico degli infermieri (1,5%). Minore è risultato l’interessamento del campione studiato in relazione alle positività per l’epatite C, che hanno riguardato complessivamente il 3,0% dei soggetti studiati, con maggiore interessamento dei barellieri (4,3%) e nella misura più ridotta degli autisti (2,3%). I dati consentono di evidenziare l’importanza del ruolo preventivo svolto dalla vaccinazione, avvertito con maggiore sensibilità dagli infermieri deputati, per la tipologia specifica della mansione svolta, ad effettuare le operazioni di soccorso

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