«D’ogni legge nimico e d’ogni fede». Rodamonte e Rodomonte antieroi della conoscenza

Abstract

Ricordando alcune affermazioni difensive dell’Orlando furioso da parte di Simone Fornari, il capitolo si sofferma sulla coerenza tra titolo dell’opera e suo personaggio principale. A Ruggiero è negato l’onore del titolo e, inoltre, una serie di personaggi lo affiancano e gli rubano la scena, a partire proprio dal paladino eponimo; allo stesso modo nel Furioso gli antieroi proliferano e complicano la materia del racconto, rendendo sempre meno marcata la dialettica tra bene e male, verità e menzogna, virtù e vizio. Tra essi primeggia Rodomonte, l’antagonista principale del fondatore della casa d’Este, la cui morte sancisce la fine del poema. Il capitolo prende in considerazione le peculiarità e le differenze rispetto al Rodamonte boiardesco. L’antieroe si scinde in due diverse immagini, speculari ma non perfettamente sovrapponibili. Il passaggio dall’ Inamoramento de Orlando boiardesco all’Orlando furioso ariostesco determina, infatti, una significativa mutazione dei tratti principali relativi al terribile guerriero

    Similar works