Il libro contiene riflessioni sulla facoltà di linguaggio, sul suo carattere di organo biologico della prassi pubblica, sugli aspetti costitutivamente rituali del discorso umano. Dopo aver messo in luce il carattere pubblico della mente linguistica, il libro esamina il nesso tra requisiti biologici invarianti e mutevoli esperienze storiche. Il punto di arrivo è un peculiare concetto di "storia naturale"