Correlazione tra depressione, sistema di reward e fatica cronica in pazienti con insufficienza renale sottoposti a trattamento di emodialisi

Abstract

Il trattamento di emodialisi consente ai pazienti con insufficienza renale un buon livello di sopravvivenza in attesa di un possibile trapianto d’organo. Tuttavia, la terapia condiziona enormemente la vita del paziente. Circa l’80% dei pazienti cronici soffre di stanchezza grave, la quale influenza fortemente il livello della qualità di vita (QoL). La fatica è un sintomo multidimensionale costituito da due dimensioni: "fisica" e "motivazionale". La prima è associata ad evidenti limitazioni fisiche ma i meccanismi di recupero conservano tutta la loro efficacia permettendo all’organismo di riacquistare le forze per mezzo di un adeguato periodo di riposo. La seconda è invece più complessa ed è riferita ad una stanchezza di tipo centrale, spesso associata a disturbi del sonno, dolore e alterazioni affettive e cognitive. Precedenti studi in altri gruppi di pazienti affetti da patologie croniche suggeriscono il ricorso a interventi psicologici per ridurre la fatica ma, tali interventi, non sono disponibili per pazienti in emodialisi. Questo studio valuta la presenza e il livello di fatica ipotizzandone una comorbidità con pregressi vissuti di ansia e depressione e come i meccanismi di motivazione vengano influenzati dalla stanchezza e provochino un impatto rilevante sulla QoL. Sono state somministrate scale valutative ad un campione di circa 50 pazienti dializzati con età superiore a 18 anni e senza patologie neurocognitive. La Fatigue Severity Scale (FSS) è stata adoperata per misurare l'impatto della fatica sulla motivazione e funzionalità sociale del paziente. Per l’indagine dei meccanismi di reward abbiamo somministrato la BIS/BAS Scale, che permette di indagare i meccanismi di disposizione motivazionale, il Behavioral Activation System (BAS) e Behavioral Inhibition System (BIS) che, in termini comportamentali, si possono tradurre in tendenza motivazionale all’avvicinamento o all’allontanamento da ricompense e punizioni. Infine, per valutare la possibile presenza di disturbi ansiosi e depressivi, sono state adoperate rispettivamente la State-Trait Anxiety Inventory (STAI-Y) e la Back Depression Inventory (BDI-II). I risultati mostrano una relazione di linearità tra il senso di fatica e i livelli di depressione: a. La stanchezza è direttamente proporzionale a sintomi quali tristezza, frustrazione, irritabilità, difficoltà a concentrarsi e perdita di interesse b. La riduzione della motivazione all’azione, guidata dal sistema di reward BAS, è inversamente proporzionale ai sintomi depressivi. Pertanto sembrerebbe ipotizzabile una loro correlazione indiretta con la sensazione di fatica cronica. Questo studio mostra come la sensazione di fatica non sia riconducibile esclusivamente a fattori fisiopatologici dell'insufficienza renale e del trattamento dialitico ma ad una stanchezza di tipo centrale, legata al piano psicologico. Un intervento psicosociale risulterebbe utile a migliorare la qualità di vita dell'emodializzato attenuando il sintomo “fatica”

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