La lingua russa all’università e l’incontro con il testo letterario. La traduzione come esperienza interculturale

Abstract

This article, based on the authors’ experience of teaching Russian language to University students, reflects on the position and the use of literary text, especially on translation exercise, in this specific context. The author suggests looking at translation as educational goal, and not as means to reach (or test) linguistic competence. This suggestion is argued by reflecting on the multiple values of the meeting with text, such as exercising independent thought, experimenting and using creativity. Also, an important point is the discovery of the ‘mistake’ and its implication in the context of translation. In conclusion, the author proposes an approach that should be as open as possible to a cultural reading of texts and to the awareness of the cultural implication of translating, which might be useful not only for developing a more sensitive perception of language mechanisms but also for the education goals as whole.L’articolo, basato sull’esperienza di insegnamento della lingua russa all’Università, riflette sulla posizione e sull’uso del testo letterario e in maniera particolare del lavoro di traduzione in questo contesto didattico. Si suggerisce la possibilità di guardare la traduzione come obiettivo didattico a sé e non come mezzo per raggiungere (e verificare) la competenza linguistica. Questasuggestione viene argomentata riflettendo sulle molteplici valenze dell’incontro con il testo, tra cui l’esperienza di autonomia, di scoperta, di creatività; emerge l’importanza della riflessione sull’’errore’ nel contesto della traduzione. Si propone, infine, un approccio quanto più possibile aperto a una lettura culturale dei testi e alla consapevolezza delle implicazioni sul piano culturale dell’operazione traduttiva, utile, in ultima istanza, non soltanto a sviluppare un ascolto più sensibile dei meccanismi linguistici ma anche della formazione in toto

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