Mappe del rischio, piani di prevenzione e Struttura Urbana Minima: metodologie e strumenti a confronto

Abstract

La promozione della sicurezza a fronte di rischi naturali non significa solo prevenire o limitare i danni derivanti da eventi calamitosi, ma anche investire sulla competitività e sulla qualità di vita del nostro Paese. Per questa ragione è stato realizzato un confronto tra i principali strumenti a supporto della sicurezza, della prevenzione e ricostruzione. Nel primo confronto sono state indagate le correlazioni tra analisi della CLE e Piano Multirischio, ponendosi quesiti circa la possibilità di integrare maggiormente i due strumenti estendendo oltre i confini del rischio sismico le potenzialità della CLE. Un secondo lavoro comparativo si concentra sull’analisi dell’O.C. n. 39 e sulla SUM. Dal confronto è emerso che questo approccio al tema della sicurezza consente di spostare l’attenzione dalla dimensione edilizia a quella urbana, con conseguenti implicazioni non solo urbanistiche, ma anche sociali. Nella terza comparazione si sono confrontati MS e PAI. Dal confronto è emerso che le sostanziali differenze sono legate non tanto alla correlazione con il fenomeno indagato, quanto all’approccio al tema della prevenzione dei rischi ambientali. Da un lato la MS è orientata ad un miglioramento della conoscenza del territorio, dall’altro il PAI persegue obiettivi normativi e tecnico-operativi. I risultati ottenuti evidenziano che per raggiungere l’obiettivo di un innalzamento del livello di sicurezza del territorio è necessario superare l’approccio legato alla temporaneità, intrinseca della fase emergenziale, ed introdurre processi e protocolli sistematici di prevenzione, volti ad accettare il rischio come “costante” con la quale confrontarsi

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