Il rito «super accelerato» in materia di appalti tra profili di (in)compatibilità costituzionale e conformità alla normativa comunitaria

Abstract

Si analizza il c.d. rito super accelerato in materia d’appalti pubblici e tutti gli aspetti procedurali mettendone in luce i profili problematici emersi in sede dottrinaria e giurisprudenziale. Lo stesso appare in evidente contrasto con le garanzie costituzionali di azione in giudizio e tutela contro gli atti della pubblica amministrazione ex art. 24 e 113 Cost. e questo in quanto impone a pena di decadenza l’immediata impugnazione di provvedimenti a fronte dell’assenza di un interesse concreto ed attuale al ricorso. Inoltre appaiono violati gli artt. 6 e 13 della CEDU e con essi il diritto ad un giusto ed effettivo processo garantendo una tutela attraverso le tre componenti fondamentali del principio di effettività: pienezza e completezza della tutela; nonché l’art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea che stabilisce il diritto dell’individuo ad “un ricorso effettivo”, quando siano stati violati i propri diritti e le proprie libertà

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