Oltre i luoghi, oltre le identità : per una ridefinizione culturale del rapporto tra uomo e natura

Abstract

L’attuale momento della storia umana è inedito, unico, probabilmente irripetibile. Nel corso dei secoli e dei millenni passati poco o per nulla sono state ascoltate le parole che raccontavano del fluire del mondo, della sua incessante trasformazione. Eraclito, Lao-Tze ecc. sin da tempi remoti spiegavano questa verità: tutto scorre e si trasforma. Il pensiero occidentale ha fissato, durante il suo corso, questo scorrere cercando di creare e applicare modelli replicabili e riapplicabili. Il modello più efficiente ed efficace è stato quello della natura o meglio del rapporto uomo-natura. La crisi climatica che la Terra sta vivendo richiede un profondo ripensamento di questo concetto, come di molti altri; ma proprio a partire da esso, quale base strutturale, si palesa l’urgenza di riprogettare l’abitare umano (Heidegger 2015). Tutto ciò a partire da una rifondazione di base filosofica e geografica del rapporto tra uomo e mondo che abbia come centro nuovi termini, concetti e parole in grado di comprendere la complessità della situazione del mondo; base essenziale per una riflessione in tal senso sarà il concetto di “hyperobject” prodotto da Timothy Morton (2013)

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