Family participation represents an area in which services are urged to take action, in order to ensure every child’s full development. However, despite the benefits of educational co-responsibility being well-known, relationships with parents are a complex and delicate phenomenon, which take on an implicit dimension. This dimension is rarely subject to reflection and sharing, but nonetheless has a clear educational impact. In this perspective, it is fundamental to know how to query daily practices and representations. By doing this, defenses, borders, and conflicts can become not merely obstacles but a sort of reflective area through which people and contexts can grow.Using the outcomes of some training and research courses, this paper intends to present how the educational alliance with families implies reflective work on boundaries and critical experiences. By questioning their own professionalactions, and acknowledging misunderstandings and resistance, educators and teachers have the opportunity to establish their interpretative criteria. Moreover, working on the implicit and latent aspects of the relationship with familiesis an interesting device for building a shared educational culture.La partecipazione della famiglia rappresenta un’area in cui i servizi sono invitati ad agire, al fine di garantire il pieno sviluppo di ogni bambino. Tuttavia, nonostante i benefici della co-responsabilità educativa siano ben noti, i rapporti con i genitori sono un fenomeno complesso e delicato, che assume una dimensione implicita.Questa dimensione è raramente soggetta a riflessione e condivisione, ma ha comunque un chiaro impatto educativo.In questa prospettiva, è fondamentale sapere come analizzare le pratiche e le rappresentazioni quotidiane.In questo modo, difese, confini e conflitti possono diventare non solo ostacoli ma area di riflessione attraverso cui le persone e i contesti possono crescere. Utilizzando i risultati di alcuni corsi di formazione e ricerca, questo articolo intende presentare come l’alleanza educativa con le famiglie implichi un lavoro riflessivo sui confini e sulle esperienze. Mettendo in discussione le proprie azioni professionali e riconoscendo incomprensioni e resistenze, educatori e insegnanti hanno l’opportunità di stabilire i loro criteri interpretativi. Inoltre, lavoraresugli aspetti impliciti e latenti del rapporto con le famiglie diventa uno strumento interessante per costruire una cultura educativa condivisa