Sisma 2016, dall’emergenza alla ricostruzione dei territori fragili. Strategie, strumenti, metodi applicati

Abstract

A tre anni dal sisma del Centro Italia (24 agosto, 2016), i Comuni si apprestano ad intraprendere il salto tecnico-culturale necessario per passare dalla fase dell’emergenza al progetto di ricostruzione dei centri urbani danneggiati. Diviene quindi non più procrastinabile iniziare a dare risposta agli interrogativi circa le possibili strategie da mettere in campo per avviare con maggiore consapevolezza le necessarie azioni di ricostruzione declinando gli strumenti normativi a disposizione, individuando vocazioni territoriali, coinvolgendo cittadinanza, proprietari, tecnici e associazioni per convergere verso un progetto coeso di ricostruzione. Le analisi comparative condotte nei comuni della Regione Marche, sulla quale insiste oltre il 60% dell’intero “cratere sismico” del centro Italia, evidenziano molteplici livelli di complessità territoriali e prefigurano differenti elementi critici ed opportunità di intervento per la ricostruzione e la prevenzione del rischio sismico a scala urbana. Le Ordinanze Commissariali rappresentano il quadro normativo di riferimento dentro il quale sviluppare strategie e azioni di intervento per la ricostruzione dei centri storici e dei numerosi nuclei frazionali e borghi rurali danneggiati. La ricerca delinea primi elementi significativi del processo di ricostruzione in atto, evidenziando le caratteristiche degli strumenti progettuali previsti dalle ordinanze per la ricostruzione e le differenti scelte operate dalle amministrazioni locali

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