Campioni, Rosaria

Rosaria Campioni

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Bibliothecae.it, 11 (2022), 1, 521-524 DOI <10.6092 /issn.2283-9364/15214>© The Author(s) 2022. This is an Open Access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/), which permits unre-stricted reuse, distribution, and reproduction in any medium, provided the original work is properly cited.Oltre le mostre, a cura di Mauro Brunello, Valentina De Martino e Maria Speranza Storace, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari, 2020, 137 p., ill., isbn (Print) 978-88-6969-467-7, isbn (Ebook) 978-88-6969-466-0, doi 10.30687/978-88-6969-466-0.Alle mostre di libri e di carte – sempre più numerose negli ultimi decenni – sono stati dedicati convegni e saggi (oltre al documento Esibire libri: perché, come, dove, «Bollettino AIB», 1994) sovente ac-compagnati dall’assunto che i libri e i documenti non sono nati per es-sere esposti, ma per essere sfogliati, letti e consultati. Non sorprende pertanto la ricerca di andare Oltre le mostre al centro del seminario, organizzato il 28 febbraio 2020 a Napoli dall’Associazione italiana dei conservatori e restauratori degli archivi e delle biblioteche (AICRAB), in cui i relatori hanno presentato le Proposte per una diversa valorizza-zione del patrimonio archivistico e librario.Le modalità di far conoscere al pubblico il patrimonio librario e ar-chivistico sono alquanto mutate per il notevole sviluppo delle tecnolo-gie digitali e dei social network. Per avere un’idea del profondo cam-biamento basti citare il contributo di Anna Busa sulla comunicazione degli istituti culturali tramite nuove strategie di marketing (relative al sito web, catalogo e social network) e quello di Alessandro Sidoti sul progetto “Safari della memoria”, che mira a far rivivere al visitatore l’alluvione del 1966 nei sotterranei della Biblioteca nazionale centrale di Firenze.Anna Manfron, già alla guida dell’Istituzione Biblioteche del Co-522Bibliothecae.it11 (2022), 1, 522-524Recensionimune di Bologna convinta sostenitrice della necessità di promuovere «forme di conoscenza attiva e partecipativa» per il pubblico, si sof-ferma sulle strategie tese a «valorizzare i fondi d’autore attraverso l’accessibilità» e invita a «considerare i nuovi modelli logici [...] per offrire all’utente che naviga in rete la possibilità di ritrovare le parti e il tutto, riconoscendo le relazioni che creano il contesto» (p. 56). L’esigenza di un approccio non superficiale al patrimonio è asserita pure da Paola Errani, già responsabile dei fondi antichi della celebre Malatestiana, che afferma l’utilità di pregustare tramite il touch screen il percorso della visita guidata all’Aula antica coi codici malatestiani e descrive le attività didattiche rivolte alla scuola primaria e secondaria, nonché gli incontri organizzati per gli studenti universitari.Se da Cesena ci trasferiamo nella sponda tirrenica, ai piedi delle Alpi Apuane, troviamo Serravezza ove nel Palazzo mediceo hanno sede la Biblioteca comunale con un patrimonio librario contempora-neo e l’Archivio storico con documenti antichi. La responsabile Mi-chela Corsini riporta il buon esito sia del coinvolgimento dei giovani, coi progetti Alternanza Scuola Lavoro per le attività della Biblioteca, sia dei laboratori didattici per la valorizzazione dell’Archivio, imper-niati anche sui personaggi della famiglia Medici. Il ruolo degli archivi nella costruzione del sentimento di appartenenza alla comunità è il filo conduttore della relazione di Sofia Stefani ed Elisa Di Liberato sul progetto di valorizzazione dell’Archivio privato della famiglia dei Por-to nel castello Porto-Colleoni-Thiene. Sulla base dell’inventariazione analitica – che ha consentito di mettere in relazione le carte dell’Ar-chivio Porto con quelle di altri complessi documentari attraverso il portale degli archivi della Biblioteca civica Bertoliana – per incurio-sire fasce più ampie di pubblico è stato ideato il Gioco di carte Ar-chiporto, composto da carte con un personaggio o un evento storico di Vicenza nel Cinquecento. La strategia «basata sulla fusione tra il fine educativo e quello del divertimento» connota altresì molte attività dell’Associazione San Bonaventura Onlus (nata nel 2014 nell’ambi-to dell’OFS), la cui sede ha ospitato il convegno. Daniele Ferraiuolo 523Bibliothecae.it11 (2022), 1, 523-524Recensioniespone varie iniziative, promosse grazie all’apporto di un gruppo di lavoro composto da professionisti con competenze diverse, e illustra il progetto San Lorenzo Escape, teso a far conoscere l’affascinante tra-ma storica del complesso di San Lorenzo Maggiore, che «propone ai giocatori/visitatori una serie di enigmi da risolvere attraverso l’utilizzo dei tavoli multimediali e della realtà aumentata» (p. 97).Nella tavola rotonda pomeridiana Mariella Guercio e Micaela Pro-caccia, archiviste di lungo corso note anche per l’impegno profuso ai vertici dell’ANAI, nel ribadire i limiti del ‘mostrismo’ (bollato da Armando Petrucci una quarantina d’anni fa) lamentano l’impoveri-mento del settore e insistono sull’importanza della formazione e del-le buone pratiche. Giorgio Busetto condivide il richiamo di Guercio all’etica della collaborazione e, sulla base di una serie di episodi oc-corsi in ambiti diversi nel panorama culturale veneziano, conclude con una nota amara sul nostro paese: «ricchissimo di risorse umane e materiali di ogni genere, ma poverissimo di capacità di governo a tutti i livelli, da quello individuale a quello nazionale» (p. 118). Il direttore dell’Archivio della Pontificia Università Gregoriana (APUG) dispensa in un’ottica sistemica riflessioni del seguente tenore: «Libri e documenti, spesso [...] sono ostici per un consumo immediato, la lettura richiede molto tempo e le mostre tendono a innescare processi di velocizzazione» (p. 132). L’auspicata dimensione critica viene meno secondo Martin M. Morales pure con le campagne di digitalizzazione esibite quali «magnifiche gallerie d’immagini». È per questo che l’A-PUG, oltre a corredare i materiali digitali degli opportuni elementi identificativi e descrittivi, ha realizzato la piattaforma GATE intesa come spazio di ricerca collaborativa e creativa.Leggendo gli atti del seminario Oltre le mostre ho percepito uno iato tra le relazioni riguardanti felici attività di valorizzazione in pre-stigiosi contesti e gli interventi della tavola rotonda preoccupati sia per il «processo di impoverimento devastante» che ha coinvolto gli archivi e le biblioteche sia per il ricorso indiscriminato alla digitalizza-zione senza la dovuta attenzione agli aspetti conservativi. Il titolo del 524Bibliothecae.it11 (2022), 1, 524-524Recensioniseminario riporta alla mente quello di Oltre il testo, tenuto nel giugno 1980 a Bologna. Melania Zanetti, presidente dell’AICRAB, ribadendo nell’Introduzione l’orientamento del restauro «verso modalità meno invasive», riconosce il debito nei confronti della «archeologia del libro per aver evidenziato come la conoscenza delle tecniche e dei materiali utilizzati nella manifattura del libro e del documento sia essenziale [...] per ricostruire l’ambiente culturale che li ha prodotti» (p. 8). Il superamento della contraddizione tra conoscenza e operatività spet-tava secondo Emanuele Casamassima al conservatore che è «quasi un centauro: in sostanza si tratta di un’équipe». Dal punto di vista nor-mativo (col Codice dei beni culturali e successiva legislazione) sono stati fatti passi avanti nella direzione di un impegno condiviso tra varie figure in possesso di adeguata formazione. Non vi può essere tuttavia una concreta valorizzazione del patrimonio senza il presidio di un bi-bliotecario e/o archivista – che conosca la storia specifica degli istituti in cui opera in grado di dialogare proficuamente coi consulenti esterni qualificati. Zanetti, dopo aver ricordato che il seminario avvenne in presenza a Napoli alla vigilia della chiusura degli istituti culturali a causa della pandemia Covid-19, afferma: «sono necessarie consape-volezza e competenza anche per chiudere le porte di archivi e biblio-teche avendo preso tutte le precauzioni preventive affinché non siano ancora sempre i beni culturali a pagare conseguenze insostenibili» (p. 18).Rosaria Campioni

Oltre le mostre, a cura di Mauro Brunello, Valentina De Martino e Maria Speranza Storace, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari, 2020

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Oltre le mostre, a cura di Mauro Brunello, Valentina De Martino e Maria Speranza Storace, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari, 2020

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